martedì 21 maggio 2013

BUSSI, LA VERGOGNA D'ABRUZZO






Occorre un intervento immediato del Governo per la bonifica del territorio di Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara, per molti anni sede di smaltimento illegale di sostanze tossiche e cancerogene provenienti dagli stabilimenti chimici della zona. La tutela della salute dei cittadini abruzzesi non è più procrastinabile". 
 
L' Istituto Superiore di Sanità (Iss) in una relazione di 70 pagine ha messo nero su bianco i veleni di Bussi : circa 25 ettari di terreno analizzati scientificamente. Le acque contaminate della discarica - di cui hanno usufruito cittadini, ospedali, scuole - vengono messe in relazione con «la pericolosità per la salute umana». Interrate circa 250 mila tonnellate di rifiuti tossici e scarti industriali della produzione di cloro, soda, varechina, formaldeide, percolati, cloruro di vinile, tricloroetilene e cloruro di ammonio dell'ex Polo chimico Montecatini Edison.

Ecco perché ho indirizzato al Ministro dell'Ambiente e del Territorio e del Mare e a quello della Salute una interrogazione a risposta scritta, la n. 4-00260, chiedendo un serio impegno del Governo per una rapida ed efficace bonifica e per la tutela della salute dei cittadini residenti, messa fortemente in pericolo dall'inquinamento delle falde acquifere.  


Nelle analisi riferite al sito industriale, ai pozzi spia a valle del sito e a quelli situati nella Valle del Pescara, si rilevano notevoli e molteplici superamenti delle Concentrazione Soglia della Contaminazione sia della falda superficiale sia di quella profonda, oltre che nei terreni. Inoltre nel sito è presente una quantità di diossina superiore di circa 24 volte rispetto al tasso consentito, che contribuisce a contaminare ancora di più l’intera area.

Una situazione gravissima e, come definita anche dal WWF, sconfortante, per la quale non sono sufficienti i 50 milioni stanziati. Bisogna accertare le responsabilità dei vecchi e dei nuovi proprietari ai fini dei risarcimenti ( troverete i documenti esclusivi del processo in corso a questo link)  e procedere rapidamente ad una scrupolosa e concreta ripulitura dell'area nell'esclusivo interesse della salute dei cittadini.

 



venerdì 17 maggio 2013

UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA E UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA









Al fine di tutelare i diritti di tutti i cittadini aquilani ( e non solo di una parte come finora avvenuto), immeditamente dopo l'insediamento in Senato mi sono adoperata nel richiedere una Commissione di Inchiesta Parlamentare sulle problematiche connesse alla ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009.  
Ho quindi presentato in proposito un Disegno di Legge, oltre ad un atto di Sindacato Ispettivo, il n. 3-00035. Due iniziative concrete, ufficiali, che seguirò costantemente e continuerò a sollecitare fino a quando non otterò un riscontro. I cittadini dell'Aquila hanno bisogno di risposte che attendono ormai da troppo tempo. IL DISEGNO DI LEGGE, DOC XXII n.5 E' STATO ASSEGNATO IN SEDE REFERENTE ALLA COMMISSIONE AMBIENTE IL 15 MAGGIO 2013. 

mercoledì 15 maggio 2013

"GIUSTO CHIEDERE NUOVE RISORSE PER LA RICOSTRUZIONE, MA CIALENTE FACCIA CHIAREZZA SU COME I FONDI GIA' STANZIATI SONO STATI UTILIZZATI"






"Oltre a chiedere, giustamente, per ogni anno,  a partire dal 2013 e per il  prossimo quinquennio, 1 miliardo e 400 mila euro, il Sindaco Cialente comunichi una volta per tutte la quantità di fondi che finora ha avuto a disposizione per la ricostruzione e faccia piena chiarezza su quanti ne sono stati utilizzati e soprattutto su come sono stati impiegati".  A dichiararlo è la cittadina al Senato  per il MoVimento 5 Stelle Abruzzo Rosetta Enza Blundo, dopo l'audizione questa mattina del primo cittadino aquilano in Commissione Lavori Pubblici al Senato. "Sarebbe opportuno - aggiunge l'esponente abruzzese del MoVimento 5 Stelle - che Cialente, prima di chiedere ulteriori risorse anche per i Contributi di Autonoma Sistemazione, spiegasse ai cittadini aquilani a che punto è la ricostruzione degli edifici di edilizia pubblica  nonostante siano già stati stanziati in passato 107 milioni di euro per gli edifici di proprietà Ater e 43 milioni di euro per le abitazioni di proprietà del Comune dell'Aquila. Anche nell'audizione di questa mattina il Sindaco ha dimostrato, ancora una volta, la superficialità e la confusione che caratterizzano la sua azione politica, senza fornire alcuna indicazione sull'effettiva esistenza di un piano per il riutilizzo delle macerie e una loro trasformazione in risorsa per il territorio". "Auspico comunque - conclude la Blundo - che le sedute in Commissione divengano un'occasione importante di dialogo con il Governo per una disamina attenta della gravissima situazione dell'Aquila e per la programmazione, finalmente, di un serio e  concreto piano di ricostruzione".

martedì 14 maggio 2013

NO A OMBRINA MARE. URGENTE LA MODIFICA LEGISLATIVA






Ieri ho partecipato presso la sede della Provincia di Chieti all'incontro organizzato sul tema di Ombrina Mare, il più grande progetto di attività estrattiva riguardante la costa Adriatica. Constatando l'opposizione di tutte le forze politiche al progetto, ho ribadito fermamente, anche in questa occasione, la mia netta contrarietà a qualsiasi tipo di profitto generato a discapito dell'ambiente e del paesaggio. Durante l'incontro ho quindi informato i cittadini del mio impegno parlamentare sulla questione. In queste prime settimane di attività istituzionale, oltre ad un atto di sindacatoispettivo,  ho infatti presentato il 10 aprile 2013 un Disegno di Legge che mira alla modifica dell’art. 6 comma 17 della legge n. 152/06 sulle prospezioni petrolifere ( DDL 451) e al ripristino  del divieto di attività di ricerca e di prospezione. Questo mio Disegno di Legge è stato anche evidenziato dalla Rivista on line specializzata Reteambiente.it Occorre lavorare per riportare l'attività di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare entro le 12 miglia, cosi come era stato stabilito dal decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128.
È  necessario, inoltre, sottoporre nuovamente a V.I.A. i procedimenti concessori in corso per salvaguardare realmente il territorio, cancellando l'estensione del margine di azione riconosciuto e garantito alle compagnie petrolifere dall'attuale normativa.

sabato 11 maggio 2013

Nuova sezione Rendicontazioni

I parlamentari per poter essere rimborsati devono presentare il dettaglio delle spese così come scritto anche nel codice di comportamento del Movimento 5 Stelle. Di seguito il mio rendiconto ed i miei cedolini che saranno accessibili a tutti mese per mese
Le voci che sono riportate sono corrispondenti alle spese sostenute a Roma per l'esercizio di mandato (disponibile a mostrare gli scontrini e ricevute)
Fino al mese di Marzo ho percepito come stipendio da insegnante 1800 euro. 
Al momento della dichiarazione dei redditi qualora vi sia da compensare situazioni a nostro danno economico causate dalla differenza di reddito parlamentare tra il lordo originario non riducibile di 10.385,31 euro e quello lordo REALE percepito di 5.000,00 euro, mi riserverò di trattenere la quota per pagare le tasse con relativo rendiconto.

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