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giovedì 13 marzo 2014

MA E' UNA VERA PROROGA QUELLA DEI TRIBUNALI ABRUZZESI? HO PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA.

Come già evidenziato nel post del 29 gennaio scorso l'emendamento Pezzopane-Chiavaroli sulla proroga dei tribunali abruzzesi dal 2015 al 2018, successivamente approvato, fu preparato e votato in aula dopo l'accantonamento del mio emendamento nonostante quest'ultimo avesse superato il blocco della commissione bilancio. 
 
Ma non si può sbandierare come grande vittoria l'approvazione di un emendamento che proroga fino al 2018 l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria per le circoscrizioni e le sedi distaccate abruzzesi, ma lascia del tutto invariata la possibilità per i magistrati titolari di incarichi dirigenziali presso le circoscrizioni di L’Aquila e Chieti di chiedere dal settembre 2015 l’assegnazione ai posti vacanti che saranno disponibili e pubblicati".

Ecco, quindi, l’ennesimo imbroglio di questa vecchia/nuova maggioranza: si tengono aperti i tribunali, ma dal 2015 al 2018 gli stessi palazzi di Giustizia sono destinati a diventare delle sedi fantasma, prive dei propri presidenti. Per questo motivo ho appena indirizzato al Ministro della Giustizia una interrogazione a risposta orale in Commissione, la numero 3-00809, che troverete a questo link.

Un giorno i partiti dovranno dare conto delle loro bugie e quando pagheranno il conto dei danni che hanno combinato per loro quella giornata sarà amarissima"

mercoledì 29 gennaio 2014

LA VERITA' SULLA PROROGA DEI TRIBUNALI ABRUZZESI



APPENA ELETTA IN SENATO, MI SONO SUBITO IMPEGNATA PER LA PROROGA DELL'ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA PER I TRIBUNALI ABRUZZESI, PRESENTANDO A LUGLIO UN ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO, IL N. 3-00230 E UN DISEGNO DI LEGGE , IL N. 938


AD OTTOBRE HO PARTECIPATO, CON GLI ALTRI COLLEGHI PARLAMENTARI ABRUZZESI, AD UN INCONTRO CON IL MINISTRO CANCELLIERI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. IL MINISTRO AVEVA MANIFESTATO DISPONIBILITA' SIA PER LA PROROGA CHE PER  UNA REVISIONE, SULLA BASE DELL'ASPETTO OROGRAFICO, DELL'IMPIANTO COMPLESSIVO DELLA RIFORMA DELLE GEOGRAFIA GIUDIZIARIA (TROVERETE MAGGIORI INFORMAZIONI A QUESTO LINK).


EMENDAMENTO BLUNDO 2.11 (TESTO 2) 
EMENDAMENTO PEZZOPANE 3.0.1 (TESTO 2)
EMENDAMENTO PEZZOPANE 3.0.1 (TESTO 3)

FINO ALLE VOTAZIONI DI OGGI PER LA PROROGA DEI TRIBUNALI ABRUZZESI.
L'APPROVAZIONE DELL'EMENDAMENTO 3.0.1 ( Testo 3) FIRMATO PEZZOPANE -CHIAVAROLI E' STATO L'ENNESIMO ESEMPIO DI UNA MAGGIORANZA ARROGANTE CHE HA COME SUO UNICO OBIETTIVO QUELLO DI APPARIRE.

DI SEGUITO TROVERETE IL RESOCONTO STENOGRAFICO DI ENTRAMBE LE SEDUTE D'AULA DI OGGI IN SENATO. LA PRIMA PARTE RIGUARDA LA SEDUTA CHE SI E' SVOLTA QUESTA MATTINA QUANDO PER UN ERRORE DI TRASMISSIONE DEL FASCICOLO DEFINITIVO DEGLI EMENDAMENTI DA PARTE DELLA COMMISSIONE BILANCIO NON RISULTAVA IL TESTO 2 DEL MIO EMENDAMENTO, IL 2.11, CHE AVEVO PRESENTATO PER OVVIARE ALLE PROBLEMATICHE DI COPERTURA RIGUARDANTI IL PRIMO TESTO.
TROVERETE SUCCESSIVAMENTE IL RESOCONTO DELLA SEDUTA POMERIDIANA DOVE SI E' COMPIUTO L'ENNESIMO FURTO AI DANNI  DEL M5S. 


 
Resoconto Seduta Mattina:

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 2.11, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
BLUNDO (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BLUNDO (M5S). Signor Presidente, chiedo scusa, ma l'emendamento votato in precedenza lo avevo trasformato in un ordine del giorno.
PRESIDENTE. Se la prossima volta ce lo comunica...
BLUNDO (M5S). Non mi ha guardato.
Un'altra cosa: dell'emendamento 2.11 ho presentato il testo 2 rivedendo la copertura; non capisco perché non risulta.
PRESIDENTE. A chi l'ha presentato?
BLUNDO (M5S). Dal nostro ufficio legislativo è stato presentato il testo 2 dell'emendamento 2.11 e l'ordine del giorno riguardo quello che lei ha votato senza vedere che mi ero alzata.
PRESIDENTE. L'emendamento 2.11 non risulta agli uffici; comunque, è improcedibile. Se vuole lo votiamo.
BLUNDO (M5S). Presidente, vorrei votare il testo 2 che ho presentato e che risulta sul sito del Senato. Se vuole venire a vederlo, vuole prendere atto. (Commenti dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Se vuole portarcelo lei forse sarebbe meglio.
BLUNDO (M5S). Glielo porto? (Applausi dal Gruppo M5S).
PRESIDENTE. Le mandiamo qualcuno a prenderlo, non c'è bisogno che si scomodi.
Senatrice Blundo, accantoniamo l'emendamento 2.11.
BLUNDO (M5S). Sicuramente è meglio.
PRESIDENTE. Ci può dire qual è la modifica proposta nel testo 2 dell'emendamento 2.11?
BLUNDO (M5S). Ho cambiato la copertura proprio perché era stato espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
PRESIDENTE. Allora, deve rivalutarlo la Commissione, se lei ha cambiato la copertura.
BLUNDO (M5S). Infatti, ieri in Commissione...
PRESIDENTE. Quindi, lo accantoniamo e chiediamo alla Commissione bilancio di darci il parere.
BLUNDO (M5S). Se mi fa parlare, ieri in Commissione... (Commenti dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Per favore, lasciate parlare.
BLUNDO (M5S). ...era stato chiesto, ed il presidente Azzollini mi ha detto che probabilmente non era passato da loro perché andava bene così. Oggi vedo che in Aula non è presente, quindi chiedo di accantonarlo.
PRESIDENTE. Queste sono procedure molto informali. I colloqui con il presidente Azzollini saranno validi, però per noi, finché non c'è un parere, non c'è un testo diverso: mi dispiace. Comunque intanto lo accantoniamo.
BLUNDO (M5S). Risulta sul sito del Senato; quindi, lo accantoniamo.
L'ordine del giorno, che spero vi sia pervenuto, concerne la questione del centro storico dei militari: avevo tolto le parole «centro storico» dall'emendamento e l'ho trasformato in un ordine del giorno.
PRESIDENTE. Gli uffici mi dicono che il testo si trova sul sito del Senato, ma come presentato in Commissione, e non per l'Aula. Occorre ripresentarlo per l'esame da parte dell'Aula.
Chiedo comunque al presidente Azzollini di esprimere il parere sull'emendamento 2.11, come riformulato dalla presentatrice, senatrice Blundo.
AZZOLLINI (NCD). Signor Presidente, non posso esprimere subito il parere sull'emendamento in questione, perché c'è la previsione di un onere e ho bisogno di visionarlo. Chiedo pertanto che l'emendamento 2.11 (testo 2) sia accantonato.
Signor Presidente, colgo però l'occasione per chiederle una gentilezza. Lo avrei fatto in ordine a qualsiasi altro emendamento. Io prego la Presidenza dell'Aula di interrompere, ad un certo punto, come facciamo anche in Commissione, la riformulazione dei testi. Anche questa mattina, infatti, siamo costretti a valutare testi e oneri approntati con una certa celerità, ciò che non consente una istruttoria da parte della Commissione.
Io le chiedo con cortesia, signor Presidente, per consentire a me e alla Commissione un buon lavoro, naturalmente a partire dal prossimo provvedimento, di avere la certezza, ad un certo punto, di poterle fornire tutti i pareri con un minimo di istruttoria. In questo caso, su sua richiesta, naturalmente io procederò rapidamente.
PRESIDENTE. Dispongo pertanto l'accantonamento dell'emendamento 2.11 (testo 2).


NEL FRATTEMPO VENIVA PREPARATO IL TESTO 3 DELL'EMENDAMENTO PEZZOPANE - CHIAVAROLI.

Resoconto Seduta Pomeriggio:


PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli altri emendamenti precedentemente accantonati.
Invito il relatore e la rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento 2.11 (testo 2).
PAGLIARI, relatore. Esprimo parere contrario.
DE CAMILLIS, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Anche il Governo esprime parere contrario.
BLUNDO (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BLUNDO (M5S). Signor Presidente, vorrei precisare che la copertura di impegno di 10 milioni non serve, per cui il suo importo viene abbassato a 2 milioni di euro.
CHIAVAROLI (NCD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CHIAVAROLI (NCD). Signor Presidente, l'emendamento 2.11 (testo 2) è analogo all'emendamento 3.0.1 che avevamo parimenti accantonato.
Quindi, chiedo al relatore di esprimere il suo parere su entrambi e semmai di votarli insieme.
PRESIDENTE. Mi scusi, senatrice Chiavaroli, ma non rilevo una sovrapposizione tra i due emendamenti.
CHIAVAROLI (NCD). È diversa solo la formulazione testuale, ma si tratta della stessa proroga e dello stesso tempo. Si proroga a tre anni l'accorpamento dei tribunali abruzzesi. È scritta solo in maniera diversa la proroga.
PRESIDENTE. Senatrice, ma anche le cifre mi sembrano diverse.
Chiedo al relatore di esprimersi a tal riguardo.
PAGLIARI, relatore. L'emendamento 3.0.1 ha un contenuto diverso e più ampio e su di esso il mio parere è favorevole.
La senatrice Blundo può benissimo apporre la sua firma e condividere l'emendamento 3.0.1, che è quello approvabile per la sua completezza.
AZZOLLINI (NCD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
AZZOLLINI (NCD). Signor Presidente, riporto all'Aula, e per questo mi permetto di intervenire, la decisione presa dalla 5a Commissione al riguardo.
I tre emendamenti in questione sono stati da me valutati insieme. Tutti e tre hanno lo stesso contenuto. Per quel che attiene la copertura, vanno bene tutti e tre. Nel caso dell'emendamento della senatrice Blundo, si verificava una sovra copertura.
In 5a Commissione abbiamo detto che, ove mai la senatrice Blundo chiedesse di adeguare la sua copertura a quella prevista negli altri due emendamenti, ben può farlo, in modo che gli emendamenti vengono presi complessivamente in esame dall'Assemblea e dalla Presidenza.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, poiché è stato espresso parere favorevole sull'emendamento 3.0.1, suggerisco alle senatrici Blundo e Pelino di apporre la propria firma all'emendamento 3.0.1 e di ritirare i propri.
PELINO (FI-PdL XVII). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PELINO (FI-PdL XVII). Signor Presidente, noi abbiamo presentato questi emendamenti come maggioranza ed opposizione. Il loro contenuto è lo stesso e, siccome riguardano i tribunali abruzzesi, a questo punto credo che lo stesso senatore Razzi voglia apporre la sua firma, avendo intrapreso insieme una battaglia per il nostro Abruzzo.
Quindi, ritiro il mio emendamento e sottoscrivo l'emendamento 3.0.1.
PRESIDENTE. Senatrice Blundo, le chiedo se è d'accordo a ritirare il suo emendamento e a sottoscrivere l'emendamento 3.0.1.
BLUNDO (M5S). Signor Presidente, innanzitutto devo dire che trovo alquanto assurdo aver definito un emendamento più completo di un altro, per il solo fatto che contiene delle parole in più di specifica riguardo quello che, al contrario, è in modo sostanziale identico.
Posso capire la vostro esigenza di garantirvi i voti per non perdere le poltrone, posso capire... (Commenti dal Gruppo PD). È la verità!
PRESIDENTE. Senatrice, ciascun senatore non deve rispondere dei propri voti. È previsto dalla Costituzione. Mi dispiace, ma questo non glielo concedo.
BLUNDO (M5S). Certo.
Come stavo dicendo, posso capire che ci possano essere queste esigenze, ma in realtà l'emendamento 2.11 (testo 2) dovrebbe essere votato per primo in quanto riferito all'articolo 2. Questa è una palese richiesta di annullare il fatto che l'emendamento è stato presentato dal Gruppo Movimento 5 Stelle e, soprattutto, dalla sottoscritto che già da luglio avanzava analoga richiesta con un disegno di legge. (Applausi dal Gruppo M5S).
Inoltre, l'emendamento che ho presentato nel testo corretto è stato letteralmente copiato nel testo 3 dell'emendamento 3.0.1.
A vostra coscienza, perché tanto risponderete di ciò che fate ai cittadini... (Commenti dal Gruppo PD), ...riconoscere con correttezza - cosa che non state facendo - le posizioni e le proposte dell'opposizione, così come è accaduto con ordini del giorno assorbiti e fatti vostri anche in Commissione. A vostra coscienza!
Qualora vi ostinaste a voler far passare l'emendamento presentato da altri colleghi per i motivi che ho già illustrato, chiaramente mi troverei costretta a sottoscriverli perché l'interesse prioritario è quello dei cittadini, in particolare, della giustizia che deve essere garantita, non costosa e per tutti. (Applausi dal Gruppo M5S). Grazie!
PRESIDENTE. Quindi ritira il suo emendamento, senatrice Blundo?
BLUNDO (M5S). Presidente, forse non ci siamo capiti.
PRESIDENTE. Mi dica si o no. Ritira - si o no - l'emendamento 2.11 (testo 2)?
BLUNDO (M5S). No! E chiedo che vanga messo ai voti. (Applausi dal Gruppo M5S).
PAGLIARI, relatore. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAGLIARI, relatore. Signor Presidente, voglio cogliere l'essenza del ragionamento e non le strumentalizzazioni che sono venute.
Credo che di fronte ad un tema trattato da tre emendamenti il relatore possa scegliere l'emendamento che meglio esplica la materia (Applausi del senatore Buemi. Proteste della senatrice Blundo) e considerare assorbiti gli altri.
Parliamoci chiaro. Può darsi che non essendo conosciuto si possa pensare... io non ho problemi nell'attribuire la paternità della norma alla senatrice Pezzopane, alla senatrice Pelino o alla senatrice Blundo. Ho però il problema di dare una norma che sia la migliore possibile... (Applausi dai Gruppi PD e SCpI) ...in un periodo in cui la tecnica legislativa è un'esigenza. Quindi, per questi motivi chiedo che venga votato l'emendamento 3.0.1 (testo 3) che assorbe gli altri due emendamenti. L'intento è costruttivo, non sono io che devo scegliere.
PRESIDENTE. Io devo procedere secondo Regolamento e quindi passo alla votazione dell'emendamento 2.11 (testo 2). (Commenti della senatrice Blundo).
Senatrice, ha parlato abbastanza.
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.11 (testo 2), presentato dalla senatrice Blundo e dal senatore Castaldi.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato non approva. (v. Allegato B).
Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1214
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.0.1 (testo 3).
Prima di votare chiedo al Governo se il parere è conforme a quello del relatore.
DE CAMILLIS, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il parere è conforme, signor Presidente.
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.0.1 (testo 3), presentato dalla senatrice Pezzopane e da altri senatori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato approva.

mercoledì 30 ottobre 2013

IL MINISTRO CANCELLIERI FAVOREVOLE ALLA PROPROGA PER I TRIBUNALI DAL 2015 AL 2018 DEI TRIBUNALI DI SULMONA ED AVEZZANO COME DA ME PROPOSTO L'11 LUGLIO SCORSO COL DISEGNO DI LEGGE N.958






Sono intervenuta numerose volte sulla questione della revisione della geografia giudiziaria, soprattutto per quanto concerne i Tribunali di Sulmona ed Avezzano.  Dopo aver comunicato il giorno 20 settembre, in occasione della riunione del Comitato Pro Tribunale di Sulmona, a tutti  i presenti di aver chiesto ed ottenuto un appuntamento con il Ministro della Giustizia Cancellieri per il giorno Mercoledì 25 settembre , al termine dell'assemblea alle ore 21.00 circa ho ricevuto dalla segreteria particolare del Ministro Cancellieri disdetta dell'appuntamento, a causa di un improvviso appuntamento a Palazzi Chigi. Ho partecipato quindi all'incontro che si è tenuto il 3 Ottobre con  la stessa Cancellieri in via Arenula assieme al Sottosegretario Legnini, al Sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, al presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona, Gabriele Tedeschi, alla vice presidente della Provincia dell’Aquila, Antonella Di Nino, agli avvocati Elisabetta Bianchi e Teresa Nannarone dell' Ordine Forense di Sulmona, al senatore Enrico Buemi, alle senatrici Paola Pelino e Stefania Pezzopane e al segretario Generale della Regione Abruzzo, Enrico Mazzarelli Abbiamo esaminato e discusso la problematica inerente la chiusura del Tribunali abruzzesi prevista per il 2015, in osservanza della normativa che prevede la chiusura di tutti i Tribunali aventi un bacino di utenza inferiore ai 100 mila abitanti. Durante la riunione, ho esposto la necessità di rivedere l'impianto della Riforma della Geografia Giudiziaria, la quale oltre a generare gravi conseguenze per i tribunali di Sulmona ed Avezzano mostra un’evidente inadeguatezza sulla base di quanto geograficamente avverrebbe nella nostra Regione, ovvero la permanenza di due tribunali a distanza di 20 Km, perché entrambi collocati in città di provincia  e la  chiusura di quattro Tribunali:  Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto che lascerebbero totalmente sguarnita metà regione. A ciò si aggiunge la distanza di più di 100 Km che i cittadini di Sulmona e gli operatori del diritto si troverebbero ad affrontare ogni giorno per poter raggiungere il Tribunale di L’Aquila, utilizzando una strada di montagna evidentemente non considerata dalla geografia giudiziaria. Ho suggerito di approntare dei correttivi ed eventualmente, a seguito degli inevitabili tagli al Tribunale di Lanciano, di valutare la possibilità di aumentare il bacino d’utenza di Sulmona, facendo confluire nello stesso alcuni comuni come Palena e Lama dei Peligni  per raggiungere i 120-140 mila abitanti, necessari ad evitare la chiusura. Il Ministro Cancellieri si è mostrata disposta ad accogliere la richiesta di proroga della chiusura dal 2015 al 2018, in quanto tale carico sarebbe difficile da sostenere per una città che deve ancora affrontare le problematiche derivanti dal terremoto del 6 aprile del 2009, con gravi conseguenze per i cittadini . La stessa  Cancellieri si è mostrata, inoltre, ben disposta a valutare un correttivo che evidenzi la problematica dell’orografia del territorio ( altitudine), affinché accanto agli obiettivi di risparmio di spesa e miglioramento dell'efficienza del sistema giudiziario non venga ignorato il diritto di accesso alla giustizia, diritto fondamentale dell'individuo e dovere insopprimibile in uno Stato democratico.