lunedì 5 agosto 2013

SUBITO UN " URBAN CENTER" PER UNA GESTIONE TRASPARENTE ED EFFICIENTE DEI FONDI PER LA RICOSTRUZIONE DI L'AQUILA



“A L’Aquila la terra trema ancora: tremano gli edifici, le aziende, gli antichi monumenti divelti.  Tremano soprattutto le speranze degli aquilani,  sospese sul sottile filo che lega il ricordo di quel tragico 9 aprile all’incapacità politica di rimuovere quella voragine che inghiotte  la città col suo volto primigenio.

Oggi c’è una speranza: il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha dato il via libera all’assegnazione di 1.183,2 miliardi di euro (197,2 milioni di euro per ciascuno anno dal 2014 al 2019)    per la ricostruzione degli immobili privati nei territori del cratere e destinando il 3% dell’importo alle aree esterne al cratere.

Le risorse, evidentemente ancora insufficienti e per di più spalmate su un arco temporale di sei anni, costituiranno un primo passo verso una possibile normalizzazione ed anche una occasione per iniziare davvero la ricostruzione.

A questo punto però è lecito, anzi indispensabile, chiedere alle Istituzioni due cose: trasparenza ed efficienza.

Non dovranno e non potranno essere replicate le modalità di gestione dei fondi utilizzate fino ad oggi e caratterizzate da più di una zona d’ombra: non lo accetterebbero gli aquilani e soprattutto  lo rifiuterebbero tutti gli italiani, di ogni ceto ed estrazione sociale, che si sono visti caricare sotto forma di aumento delle imposte di bollo, l’onere economico delle erogazioni.

Appare allora indispensabile, oggi più che mai, creare un “Urban Center” che renda i cittadini tutti (e non solo quelli direttamente coinvolti nelle opere) consapevoli delle modalità di gestione dei fondi e della scelta di aree, interessate di volta in volta dagli interventi di recupero, trasformando l’iter della ricostruzione in una superficie di vetro, impermeabile al malaffare e trasparente in ogni movimento.


Lo strumento costituirà insieme un indispensabile argine contro ogni forma di infiltrazione ed un formidabile strumento di piena partecipazione.

Per la destinazione di questa prima trance dei fondi assegnati, occorre individuare una zona all'interno dell'asse previsto dal programma e coinvolgere la cittadinanza tutta nelle opere di ricostruzione, raccogliendo idee ed input esterni e consentendo, attraverso una qualificata attività di consulenza, interventi urbanistici e ricerca di soluzioni per edifici da abbattere o per i quali non vi sia ancora un progetto di recupero presentato.

Ciò per evitare il proseguire degli interventi a macchia di leopardo, che non compensano i notevoli disagi vissuti dai cittadini.

Altresì devono essere condivise le scelte d'investimento dei 114 milioni assegnati al comune per investimenti produttivi per il rilancio, per l'occupazione sia dei giovani che dei cassaintegrati o disoccupati.

Il Movimento 5 Stelle è legato a questo patto d’onore con gli aquilani e sosterrà perché venga  onorato.

 

giovedì 1 agosto 2013

DDL N. 890, EMENDAMENTO SAL: NON CAPISCO IL TRIONFALISMO DELLA PEZZOPANE. RIPRESO IL MIO EMENDAMENTO AL DDL n. 576 SULLE EMERGENZE AMBIENTALI.


Ieri il Senato ha licenziato il Disegno di Legge n. 890, riguardante "prime misure urgenti in materia di occupazione, soprattutto giovanile, di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre disposizioni finanziarie urgenti".

Un provvedimento omnibus, l'ennesimo, sul quale ho presentato assieme al gruppo alcuni emendamenti che, come accaduto spesso in questi mesi, a conferma della bontà delle nostre proposte, dopo la loro bocciatura sono stati assorbiti con propri emendamenti dal Governo. Ciò è accaduto sulla proposta a mia firma che impone all'Inps di comunicare l'esito della domanda di incentivo entro sette giorni dal suo ricevimento. Hanno votato  contro in aula nonostante fosse stato inserito in un proprio emendamento dal Governo, prevedendo addirittura che la comunicazione avvenga entro tre giorni dal ricevimento. Sono contenta che nell’emularci migliorano.  

I nostri emendamenti hanno inoltre permesso la soppressione dell'articolo 6 che, in evidente contrasto con quanto stabilito dall'articolo 4 del Decreto legislativo n.77/2005, indicante le esperienze lavorative come parte integrante dei percorsi formativi personalizzati, avrebbe compromesso i delicati e complessi equilibri degli istituti giuridici vigenti. Pur essendo stato respinto in commissione abbiamo ripresentato l'mendamento in aula e dopo averlo illustrato  è stato approvato. Siamo molto soddisfatti di questo risultato perché, come da me rilevato durante la discussione generale del provvedimento con questo articolo il Governo più che sul lavoro interveniva sulla recente riforma scolastica e sulle norme che disciplinano l'alternanza scuola-lavoro. 

L'aula ha inoltre approvato un emendamento, di estrema importanza per L'Aquila, l'11.207 della senatrice Pezzopane, sul quale ho apposto la mia firma, con il quale si stabilisce che il pagamento degli stati di avanzamento lavori (SAL), successivi al primo, emessi dal direttore dei lavori, vengano effettuati solo previa presentazione di autocertificazione da parte dell'impresa affidataria dei lavori che attesti l'avvenuto pagamento di tutte le fatture scadute dei fornitori e dei subappaltatori relativi ai lavori effettuati nel precedente SAL.

Faccio tuttavia fatica a comprendere i toni trionfalistici della collega Pezzopane sui giornali locali di questa mattina, visto che l'emendamento approvato nei giorni scorsi riprende in gran parte quanto da me già proposto in sede di esame del Disegno di legge n. 576 sulle Emergenze ambientali, con l'emendamento 7.203, precluso in quell'occasione dall'approvazione dell'emendamento 7.30 (testo 2) sottoscritto dalla collega Pezzopane e da entrambe le Commissioni, VIII e XIII, che avevano esaminato il DDL n.576. L'approvazione di quest'ultimo fu presentata anche in quell'occasione come un grande risultato politico del duo Pezzopane-Cialente, anche se estendeva l'obbligo di attestazione dei pagamenti di tutte le fatture degli appaltatori, fornitori e subappaltatori anche al SAL oggetto del pagamento. 

Questa disposizione è stata però fortemente criticata  dagli Ordini Professionali della Regione Abruzzo al punto che la Senatrice Pezzopane, illuminandosi sulla via di Damasco, ha presentato ieri l'emendamento 11.207 con il quale ha "stranamente" deciso di tornare sui suoi passi, non solo proponendo una modifica di quanto da lei proposto e votato non più di due mesi fa ma addirittura ispirandosi all'emendamento 7.203, che come MoVimento Cinque Stelle avevamo presentato e più volte illustrato in sede di discussione del DDL sulle Emergenze Ambientali, con il quale chiedevamo l'attestazione del pagamento delle fatture dei fornitori solo per i lavori effettuati nel precedente SAL, al fine di evitare anticipi a carico di imprese, precedenti alla rata finale, non da tutti sostenibili che avrebbero avvantaggiato solo le grandi aziende.