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venerdì 17 gennaio 2014

LA TUTELA DELLE COSTE E' UNA PRIORITA' PER IL M5S

Ieri, ancora una volta, è stata rinviata la discussione e la votazione in Aula al Senato della mozione volta ad impegnare il Governo a modificare l'art. 6 comma 17 del Decreto legislativo n. 152/2006 sulle attività di ricerca di idrocarburi, nonostante le numerose mail di sollecitazione inviate a tutti parlamentari dai cittadini. Dopo la bocciatura del mio emendamento al Decreto del Fare per il ripristino del limite di 12 miglia dalla costa, la tutela delle nostre coste continua a non essere una priorità per questa maggioranza. 

Noi del MoVimento Cinque Stelle vogliamo la reintroduzione di tale limite per le attività di prospezione e ricerca di idrocarburi dai fondali marini, dopo la sensibile riduzione decisa nel 2012 dal Governo Monti. La salvaguardia della flora e della fauna marina e la difesa delle coste sono battaglie del M5S perché riteniamo inaccettabile che la bellezza del nostro territorio sia compromessa o addirittura deturpata dalla presenza di impianti di trivellazione a pochissima distanza dalla riva, con evidenti ripercussioni anche per il turismo.
 
Mi auguro, pertanto, non solo che si proceda quanto prima ad una nuova calendarizzazione della mozione ma mi adopererò anche affinché si avvii rapidamente la discussione in commissione dei Disegni di Legge presentati sul tema, tra i quali il mio, il n. 451, depositato il 10 aprile 2013 e finalizzato ad accrescere la tutela delle zone di mare rispetto alle richieste di estrazione di idrocarburi da parte delle compagnie petrolifere.

venerdì 6 settembre 2013

DIFESA DEL TERRITORIO E DELLE COSTE: PDL E PD HANNO DETTO NO!!!


"Quanto accaduto ieri nell'aula del Senato ha fatto finalmente comprendere ai cittadini che gli unici a voler veramente tutelare le coste italiane siamo noi del MoVimento Cinque Stelle". A dichiararlo è la Cittadina al Senato Enza Blundo dopo la bocciatura, in sede di conversione in legge del "Decreto del Fare", dell'emendamento con il quale si chiedeva il ripristino del divieto di attività di ricerca e prospezione in mare entro 12 miglia dalla costa e una nuova Valutazione di Impatto Ambientale per i procedimenti concessori in corso".


"Abbiamo avuto la concreta opportunità di bloccare l'assalto alle nostre coste e i profitti delle grandi multinazionali petrolifere - continua Blundo - e di realizzare i buoni propositi che in più occasioni anche i partiti del "modello unico", PD e PDL, avevano espresso in questi mesi, presentando dopo il mio Disegno di Legge proprie iniziative legislative in materia, ma nel momento decisivo, quello del voto, in cui bisognava dimostrare di essere al fianco dei cittadini, dell'ambiente e del territorio hanno preferito fare un passo indietro".
 

"E' un'ulteriore dimostrazione della diversità politica del MoVimento Cinque Stelle in Parlamento. Noi presentiamo disegni di legge, emendamenti, interrogazioni, interpellanze accogliendo le istanze dei cittadini e portandole fino in fondo. Gli altri partiti non solo copiano le nostre proposte, dopo averle anche in molti casi ingiustamente criticate o addirittura derise, ma lo fanno per mettere a posto la loro coscienza tirandosi puntualmente indietro quando l'obiettivo è a portata di mano" - conclude Blundo. 


martedì 14 maggio 2013

NO A OMBRINA MARE. URGENTE LA MODIFICA LEGISLATIVA






Ieri ho partecipato presso la sede della Provincia di Chieti all'incontro organizzato sul tema di Ombrina Mare, il più grande progetto di attività estrattiva riguardante la costa Adriatica. Constatando l'opposizione di tutte le forze politiche al progetto, ho ribadito fermamente, anche in questa occasione, la mia netta contrarietà a qualsiasi tipo di profitto generato a discapito dell'ambiente e del paesaggio. Durante l'incontro ho quindi informato i cittadini del mio impegno parlamentare sulla questione. In queste prime settimane di attività istituzionale, oltre ad un atto di sindacatoispettivo,  ho infatti presentato il 10 aprile 2013 un Disegno di Legge che mira alla modifica dell’art. 6 comma 17 della legge n. 152/06 sulle prospezioni petrolifere ( DDL 451) e al ripristino  del divieto di attività di ricerca e di prospezione. Questo mio Disegno di Legge è stato anche evidenziato dalla Rivista on line specializzata Reteambiente.it Occorre lavorare per riportare l'attività di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare entro le 12 miglia, cosi come era stato stabilito dal decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128.
È  necessario, inoltre, sottoporre nuovamente a V.I.A. i procedimenti concessori in corso per salvaguardare realmente il territorio, cancellando l'estensione del margine di azione riconosciuto e garantito alle compagnie petrolifere dall'attuale normativa.