Visualizzazione post con etichetta Comuni Fuori Cratere. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Comuni Fuori Cratere. Mostra tutti i post

mercoledì 18 settembre 2013

L'IMPEGNO PER LA RICOSTRUZIONE DEI COMUNI "FUORI CRATERE": UNA GRANDE VITTORIA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE IN PARLAMENTO.



"L'incontro svoltosi al Parco della Scienza di Teramo sulla ricostruzione dei "comuni fuori cratere" è il risultato del diverso approccio con il quale si è deciso nei mesi scorsi di affrontare la gestione della fase post-terremoto, permettendo l'assegnazione del 3% dell'intero ammontare dei fondi previsti per la ricostruzione per il periodo 2014 - 2019, circa 34 milioni di euro, ai Comuni Fuori Cratere". A dichiararlo la cittadina al Senato Enza Blundo intervenendo all'incontro.

"In questo modo - continua Blundo - si applica finalmente quel principio che sostengo da anni e che ho sostenuto con convinzione anche in Senato: la difesa e l'aiuto di tutti, e sottolineo tutti, i cittadini danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009".

"Il Movimento Cinque Stelle - aggiunge la Cittadina - è stato l'unico a far conoscere in Parlamento le istanze della popolazione dei Comuni Fuori Cratere quando, in sede di esame del DDL n. 576 sulle "Emergenze Ambientali", presentammo un Ordine del Giorno, accolto dal Governo il 12 giugno scorso, con il quale si sollecitava l'Esecutivo a consentire il più rapidamente possibile l'utilizzo dei 55 milioni di euro stanziati in favore dei Comuni Fuori Cratere con delibera Cipe n. 135 del 21 dicembre 2012.

"Senza il M5S i partiti del Modello Unico che sostengono questo governo non si sarebbero mai occupati dei cittadini Fuori Cratere, penalizzati dalla gestione Bertolaso - Berlusconi che ha individuato comuni all'interno del cratere sulla base di criteri e valutazioni che si sono rivelate inadeguate. Anche durante la gestione dell'ex Ministro Barca si è compiuto lo stesso errore, trascurando di fatto la problematica".
 

Per il perseguimento dell'esclusivo interesse dei cittadini, in questa nuova fase della ricostruzione, sarebbe opportuno che ciascun comune producesse schede con il numero di pratiche divise per anno e indicanti la somma complessiva nonché la data di primo deposito della pratica,rispettando anche la richiesta sulla richiesta unica di integrazioni. Vigileremo affinché vi sia una gestione esemplare e trasparente, sulla base di un chiaro e diretto riferimento alle schede elaborate dalla Protezione Civile, assicurando la disponibilità dei fondi stanziati, la completa assegnazione di quelli in parte già erogati e l'individuazione di nuovi stanziamenti" conclude la Cittadina