IERI IN AULA SONO INTERVENUTA SUL DOSSIER DEL PARLAMENTO UE NEL QUALE SI DENUNCIA LO SPRECO DEI SOLDI DEL FONDO DI SOLIDARIETA' EUROPEO DESTINATI ALLA RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA. SULLA BASE DI QUESTO RAPPORTO HO RILANCIATO ANCHE LA IMMEDIATA CALENDARIZZAZIONE DEL DISEGNO DI LEGGE, A MIA PRIMA FIRMA, CON IL QUALE HO PROPOSTO L'ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLA GESTIONE DELLE OPERAZIONI DI RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA E DEI COMUNI DEL CRATERE DOPO IL TERREMOTO DELL'APRILE 2009
Ieri è stato diffuso un dossier ufficiale del Parlamento europeo,
nel quale, senza mezzi termini, si denuncia il cattivo utilizzo dei 497
milioni di euro del Fondo di solidarietà europeo, stanziati per dare un
provvisorio alloggio agli sfollati per il sisma del 6 aprile 2009 e
utilizzati per finanziare attività di natura illecita e criminale, come
dichiarato dal relatore della Commissione per il controllo dei bilanci
del Parlamento europeo, Søndergaard. Dicevo che è stato contestato lo sperpero di
denaro pubblico per il costo degli alloggi durevoli, pari al 150 per
cento del prezzo di mercato, evidenziando anche la scarsa qualità e la
potenziale pericolosità dei materiali utilizzati. Alcuni edifici sono
stati evacuati per ordine della magistratura perché pericolosi e
insalubri.
Mentre mediaticamente è stata costruita
l'immagine di un efficace intervento risolutivo per L'Aquila, i
cittadini vivono da quattro anni continui disagi per la precarietà
strutturale degli edifici, oltre al malfunzionamento degli impianti.
Inoltre, sono stati obbligati a non allontanarsi senza preventiva
dichiarazione. Vengono spesso trasferiti di alloggio in base ai nuovi
assetti del nucleo familiare. Stanno pagando quote di affitto e
contributi per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Sono soggetti
in questi giorni ad un censimento di verifica dei pagamenti per non
perdere l'assegnazione dell'alloggio, nonostante non siano state
ricostruite le abitazioni distrutte e abbiano perso il lavoro.
È da anni che i cittadini e i movimenti aquilani
denunciano la mancata trasparenza nella gestione dei fondi destinati
alla ricostruzione. Poiché la gestione dei fondi presentava e presenta
moltissime zone d'ombra, con il mio Gruppo ho presentato l'11 aprile un
disegno di legge, il DOC XXII n.5 per l'istituzione di una Commissione parlamentare
d'inchiesta sulla ricostruzione all'Aquila. Il 15 maggio tale disegno di
legge è stato assegnato in sede referente alla Commissione ambiente, ma
non è stato ancora calendarizzato nonostante i miei continui solleciti
in quella sede. A questo si aggiunge il tentativo nella legge di
stabilità di spostare i fondi inizialmente assegnati all'edilizia
pubblica a favore di quella privata, nonostante il numero degli alloggi
del piano CASE sia lo stesso dell'edilizia residenziale dell'ATER e del
Comune non del tutto ricostruita. È per questo motivo che i cittadini
questa mattina hanno protestato davanti alla Regione Abruzzo.
Come cittadini eletti e come Movimento saremo
presenti all'Aquila sabato per garantire la legalità e la trasparenza
del trasferimento che si vuole ora fare dei 2,25 miliardi di euro,
inizialmente previsti per la costruzione della TAV Torino-Lione, già
stanziati nella legge di stabilità 2012, alla ricostruzione del
territorio aquilano e del cratere sismico, come più volte richiesto
anche da noi.
Servono i fondi per ricostruire ma, soprattutto,
all'Aquila serve una più equa gestione delle risorse in grado di far
ripartire la città e il territorio. Alla luce di ciò e di quanto
dichiarato da Søndergaard, il mio intervento ha l'obiettivo di
sollecitare nuovamente la Presidenza affinché il disegno di legge in
questione sia urgentemente incardinato