Questo pomeriggio ho avuto l'onore di intervenire al "Seminario Interparlamentare sulla nutrizione” organizzato dalla FAO e dall’OMS.
E’ stata un’importante occasione di confronto,
finalizzata ad indirizzare al meglio le scelte dei Governi Mondiali nel settore
dell’alimentazione.
Credo che ogni essere umano abbia diritto
ad una alimentazione sana ed adeguata, un diritto che dovrebbe essere inserito
nelle Costituzioni di tutti i paesi europei, come da tempo è stato fatto in
America Latina e Caraibi. Qui, infatti, molte nazioni hanno investito sulla
buona alimentazione e sono anche riuscite a dimezzare la fame.
Con la Dichiarazione del Millennio delle
Nazioni Unite, firmata nel 2000, tutti i 191 Stati membri dell’ONU si sono
impegnati a dimezzare la povertà e gli affamati nel mondo, ma tra le buone
intenzioni e gli obiettivi concretamente raggiunti continua ad esserci un
abisso.
Altresì preoccupante è la malnutrizione
che continua ad imperversare nel mondo e che costituisce il rischio maggiore
per la salute degli individui. Secondo, infatti, le statistiche UE oggi in
Europa sei dei sette principali rischi di morte prematura derivano dalle
cattive abitudini alimentari ( pressione del sangue, colesterolo, indice di
massa corporea), in gran parte dovute al consumo insufficiente di frutta e
verdura.
Numerosi ed importanti studi scientifici
hanno evidenziato l’importanza della frutta e della verdura nel prevenire e
fronteggiare determinate patologie e sulla scia di tali importanti risultati
sono state avviate politiche finalizzate ad incentivare un loro maggiore
consumo, come ad esempio il progetto europeo frutta nelle scuole, senza contare
che in alcuni paesi i centri commerciali hanno addirittura iniziato a mettere gratuitamente
a disposizione la frutta.
La produzione agricola è in costante
rallentamento a causa della esponenziale crescita dei costi e della riduzione
delle superfici coltivabili. Uno dei dati più significativi è lo squilibrio
esistente nella produzione e destinazione dei cereali, con un terzo dell’intera
produzione alimentare globale che è riservata alla nutrizione zootecnica, cioè
all'alimentazione dei circa 3 miliardi di animali da allevamento esistenti sul
pianeta. Il risultato è che una significativa porzione di risorse in terra e
acqua sono sottratte alle colture da cibo.
Proprio all’interno di questo consesso internazionale ho cercato di far conoscere l’impegno, chiesto dal M5S e accolto dal Governo italiano il 18 giugno scorso in aula al Senato con l’approvazione della Mozione “Patto Globale per il Cibo”. Tra questi l’eco-conversione, anche parziale, della zootecnia in coltivazione della frutta, attraverso la leva dell’incentivo fiscale, l’aumento dei fondi destinati ad approfondire gli studi per un’alimentazione più sana ed adeguata all'essere umano e la previsione dell’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado.
Un'altra iniziativa legislativa proposta
dal mio gruppo e' stata quella di promuovere l'introduzione in tutte le mense
di cibi alternativi al consumo di carne e pesce, al fine di garantire la libertà di scelta alimentare per coloro che hanno già modificato le abitudini
alimentari.
Iniziative legislative, queste, che si aggiungono a tutte le altre presentate questa mattina nel corso dei vari interventi. Garantire ad ogni essere umano un’alimentazione sana e adeguata richiede grande impegno da parte di tutti. Iniziamo a metterlo in campo.
Iniziative legislative, queste, che si aggiungono a tutte le altre presentate questa mattina nel corso dei vari interventi. Garantire ad ogni essere umano un’alimentazione sana e adeguata richiede grande impegno da parte di tutti. Iniziamo a metterlo in campo.