“Do ut des”. È eloquente il nome dato all’inchiesta
che questa mattina ha portato a numerosi arresti e perquisizioni ai danni di ex
ed attuali assessori e funzionari pubblici del Comune di L’Aquila ritenuti responsabili di reati gravi come corruzione,
appropriazione indebita e falsità materiale ed ideologica su appalti legati alla ricostruzione
post-terremoto.
Un intreccio
perverso di interessi tra politici, funzionari pubblici ed imprenditori che noi
del Movimento Cinque Stelle denunciamo ormai da molto tempo sia sul territorio
che nelle aule parlamentari. Da otto mesi, infatti, in Senato chiediamo con un
Disegno di Legge, il DOC XXII n. 5 presentato a mia prima firma, l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta sulla ricostruzione post terremoto, convinti, da sempre, dell'esistenza a L'Aquila di una forte
questione morale. Al punto che il 12 novembre 2013 ho presentato al Comune di L'Aquila, una richiesta di accesso agli atti relativa ad alcuni importanti documenti come la Relazione Finale della Commissione d'indagine sulla gestione del personale dirigenziale e non del Comune, quella sugli affitti delle sedi comunali, sulla assistenza post terremoto della popolazione e sulla ispezione effettuata in Comune prima del sisma dai funzionari del Ministero dell'Economia. I fatti di oggi ci danno terribilmente ragione.
Noi sosteniamo, senza se e senza ma, il prezioso ed efficace lavoro della Magistratura nell'accertamento dei reati e delle responsabilità penali ma crediamo che l'Istituzione della Commissione d'Inchiesta sia un passaggio fondamentale per accertare le pesanti responsabilità politiche dell'Amministrazione Cialente.
Il Vice Sindaco ed ex assessore all’urbanistica Roberto Riga, dimessosi questo pomeriggio, il Direttore del Consorzio dei Beni Culturali della Provincia di L'Aquila Vladimiro Placidi e l'ex Assessore Pierluigi Tancredi, entrambi agli arresti domiciliari, nonché l'ex responsabile dell'Ufficio Ricostruzione Mario Di Gregorio sono solo alcuni dei politici e funzionari, coinvolti nell’inchiesta, che hanno gestito in questi anni la fase post terremoto a L’Aquila.
Noi sosteniamo, senza se e senza ma, il prezioso ed efficace lavoro della Magistratura nell'accertamento dei reati e delle responsabilità penali ma crediamo che l'Istituzione della Commissione d'Inchiesta sia un passaggio fondamentale per accertare le pesanti responsabilità politiche dell'Amministrazione Cialente.
Il Vice Sindaco ed ex assessore all’urbanistica Roberto Riga, dimessosi questo pomeriggio, il Direttore del Consorzio dei Beni Culturali della Provincia di L'Aquila Vladimiro Placidi e l'ex Assessore Pierluigi Tancredi, entrambi agli arresti domiciliari, nonché l'ex responsabile dell'Ufficio Ricostruzione Mario Di Gregorio sono solo alcuni dei politici e funzionari, coinvolti nell’inchiesta, che hanno gestito in questi anni la fase post terremoto a L’Aquila.
All’operazione di questa mattina si aggiunge l’indagine di poche settimane fa sull'affidamento di appalti pubblici per la ristrutturazione e i puntellamenti delle chiese e palazzi storici aquilani, che vede tra gli indagati per corruzione, turbativa d'asta e violazione delle norme del Codice degli Appalti, anche una funzionaria della Direzione Regionale dei Beni Culturali e il braccio destro dell'ex Vice Commissario per la Ricostruzione dei Beni Culturali Luciano Marchetti.
Oggi si parla di Palazzo Carli ma la vicenda forse riguarderà tutti i palazzi storici i cui lavori di messa in sicurezza spesso venivano affidati dal Comune di L’Aquila, anche senza le prescritte autorizzazioni della struttura commissariale dei beni culturali.
Per questo motivo sconcertano le dichiarazioni del Sindaco Cialente sull’operazione di Polizia di questa mattina. Non si può governare una città ed essere all'oscuro di tutto. Forse è arrivato il momento di fare un bagno di umiltà e un passo indietro, dando quelle dimissioni che probabilmente rappresenterebbero il più maturo e significativo gesto politico del suo mandato, forse l’unico che farebbe nell’interesse dei cittadini aquilani.