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mercoledì 8 gennaio 2014

CIALENTE DIMOSTRI DI AVERE VERAMENTE A CUORE IL BENE DEGLI AQUILANI :FACCIA UN PASSO INDIETRO E SI DIMETTA.



“Do ut des”. È eloquente il nome dato all’inchiesta che questa mattina ha portato a numerosi arresti e perquisizioni ai danni di ex ed attuali assessori e funzionari pubblici del Comune di L’Aquila  ritenuti responsabili  di reati gravi come corruzione, appropriazione indebita e falsità materiale ed ideologica  su appalti legati alla ricostruzione post-terremoto.  
 
Un intreccio perverso di interessi tra politici, funzionari pubblici ed imprenditori che noi del Movimento Cinque Stelle denunciamo ormai da molto tempo sia sul territorio che nelle aule parlamentari. Da otto mesi, infatti, in Senato chiediamo con un Disegno di Legge, il DOC XXII n. 5 presentato a mia prima firma, l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta sulla ricostruzione post terremoto, convinti, da sempre, dell'esistenza a L'Aquila di una forte questione morale. Al punto che il 12 novembre 2013 ho presentato al Comune di L'Aquila, una richiesta di accesso agli atti relativa ad alcuni importanti documenti come la Relazione Finale della Commissione d'indagine sulla gestione del personale dirigenziale e non del Comune, quella sugli affitti delle sedi comunali, sulla assistenza post terremoto della popolazione e sulla ispezione effettuata in Comune prima del sisma dai funzionari del Ministero dell'Economia. I fatti di oggi ci danno terribilmente ragione. 

Noi sosteniamo, senza se e senza ma, il prezioso ed efficace lavoro della Magistratura nell'accertamento dei reati e delle responsabilità penali ma crediamo che l'Istituzione della Commissione d'Inchiesta sia un passaggio fondamentale per accertare le pesanti responsabilità politiche dell'Amministrazione Cialente. 

Il Vice Sindaco ed ex assessore all’urbanistica Roberto Riga, dimessosi questo pomeriggio, il Direttore del Consorzio dei Beni Culturali della Provincia di L'Aquila  Vladimiro Placidi e l'ex Assessore Pierluigi Tancredi, entrambi agli arresti domiciliari, nonché l'ex responsabile dell'Ufficio Ricostruzione Mario Di Gregorio sono solo alcuni dei politici e funzionari, coinvolti nell’inchiesta, che hanno gestito in questi anni la fase post terremoto a L’Aquila. 


All’operazione di questa mattina si aggiunge l’indagine di poche settimane fa sull'affidamento di appalti pubblici per la ristrutturazione e i puntellamenti delle chiese e palazzi storici aquilani, che vede tra gli indagati per corruzione, turbativa d'asta e violazione delle norme del Codice degli Appalti, anche una funzionaria della Direzione Regionale dei Beni Culturali e il braccio destro dell'ex Vice Commissario per la Ricostruzione dei Beni Culturali Luciano Marchetti.


Oggi si parla di Palazzo Carli ma la vicenda forse riguarderà tutti i palazzi storici i cui lavori di messa in sicurezza spesso venivano affidati dal Comune di L’Aquila, anche senza le prescritte autorizzazioni della struttura commissariale dei beni culturali. 


Per questo motivo sconcertano le dichiarazioni del Sindaco Cialente sull’operazione di Polizia di questa mattina. Non si può governare una città ed essere all'oscuro di tutto. Forse è arrivato il momento di fare un bagno di umiltà e un passo indietro, dando quelle dimissioni che probabilmente rappresenterebbero il più maturo e significativo gesto politico del suo mandato, forse l’unico che farebbe nell’interesse dei cittadini aquilani.