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mercoledì 6 novembre 2013

ANCHE L'EUROPA DENUNCIA LO SPRECO DI DENARO PUBBLICO PER LA RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA . SUBITO LA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA.


IERI IN AULA SONO INTERVENUTA SUL DOSSIER DEL PARLAMENTO UE NEL QUALE SI DENUNCIA LO SPRECO DEI SOLDI DEL FONDO DI SOLIDARIETA' EUROPEO DESTINATI ALLA RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA. SULLA BASE DI QUESTO RAPPORTO HO RILANCIATO ANCHE LA IMMEDIATA CALENDARIZZAZIONE DEL DISEGNO DI LEGGE, A MIA PRIMA FIRMA, CON IL QUALE HO PROPOSTO L'ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLA GESTIONE DELLE OPERAZIONI DI RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA E DEI COMUNI DEL CRATERE DOPO IL TERREMOTO DELL'APRILE 2009

Ieri è stato diffuso un dossier ufficiale del Parlamento europeo, nel quale, senza mezzi termini, si denuncia il cattivo utilizzo dei 497 milioni di euro del Fondo di solidarietà europeo, stanziati per dare un provvisorio alloggio agli sfollati per il sisma del 6 aprile 2009 e utilizzati per finanziare attività di natura illecita e criminale, come dichiarato dal relatore della Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo, Søndergaard. Dicevo che è stato contestato lo sperpero di denaro pubblico per il costo degli alloggi durevoli, pari al 150 per cento del prezzo di mercato, evidenziando anche la scarsa qualità e la potenziale pericolosità dei materiali utilizzati. Alcuni edifici sono stati evacuati per ordine della magistratura perché pericolosi e insalubri.
Mentre mediaticamente è stata costruita l'immagine di un efficace intervento risolutivo per L'Aquila, i cittadini vivono da quattro anni continui disagi per la precarietà strutturale degli edifici, oltre al malfunzionamento degli impianti. Inoltre, sono stati obbligati a non allontanarsi senza preventiva dichiarazione. Vengono spesso trasferiti di alloggio in base ai nuovi assetti del nucleo familiare. Stanno pagando quote di affitto e contributi per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Sono soggetti in questi giorni ad un censimento di verifica dei pagamenti per non perdere l'assegnazione dell'alloggio, nonostante non siano state ricostruite le abitazioni distrutte e abbiano perso il lavoro.

È da anni che i cittadini e i movimenti aquilani denunciano la mancata trasparenza nella gestione dei fondi destinati alla ricostruzione. Poiché la gestione dei fondi presentava e presenta moltissime zone d'ombra, con il mio Gruppo ho presentato l'11 aprile un disegno di legge, il DOC XXII n.5 per l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla ricostruzione all'Aquila. Il 15 maggio tale disegno di legge è stato assegnato in sede referente alla Commissione ambiente, ma non è stato ancora calendarizzato nonostante i miei continui solleciti in quella sede. A questo si aggiunge il tentativo nella legge di stabilità di spostare i fondi inizialmente assegnati all'edilizia pubblica a favore di quella privata, nonostante il numero degli alloggi del piano CASE sia lo stesso dell'edilizia residenziale dell'ATER e del Comune non del tutto ricostruita. È per questo motivo che i cittadini questa mattina hanno protestato davanti alla Regione Abruzzo.

Come cittadini eletti e come Movimento saremo presenti all'Aquila sabato per garantire la legalità e la trasparenza del trasferimento che si vuole ora fare dei 2,25 miliardi di euro, inizialmente previsti per la costruzione della TAV Torino-Lione, già stanziati nella legge di stabilità 2012, alla ricostruzione del territorio aquilano e del cratere sismico, come più volte richiesto anche da noi.
Servono i fondi per ricostruire ma, soprattutto, all'Aquila serve una più equa gestione delle risorse in grado di far ripartire la città e il territorio. Alla luce di ciò e di quanto dichiarato da Søndergaard, il mio intervento ha l'obiettivo di sollecitare nuovamente la Presidenza affinché il disegno di legge in questione sia urgentemente incardinato