In Aula durante
la discussione del Decreto Legge sugli Enti Locali ho ripresentato
l'emendamento che intendeva scongiurare il pignoramento delle somme destinate
all'avvio e prosecuzione dei lavori di
ricostruzione privata a L'Aquila e nei comuni colpiti dal sisma del 2009.
L'emendamento, sostenuto anche dalla senatrice Pelino, da Forza Italia e Lega è
stato però ancora una volta respinto per il voto contrario del Partito
Democratico. È una decisione che ancora una volta penalizza enormemente i
cittadini, costringendoli a sostenere ingenti spese legali per poter tutelare i
loro diritti. Auspico per questo un tempestivo intervento del Sottosegretario
Legnini alla Camera dei Deputati, dove il Partito Democratico dirotta sempre
più spesso alcune importanti proposte potendo contare su una maggioranza certa.
Avevo inoltre
presentato altri due emendamenti. Il primo voleva limitare la possibilità dei
Sindaci, e delle Amministrazioni dei comuni sotto i 5000 abitanti, di adottare
atti di natura tecnica gestionale, solo ed esclusivamente ai casi di documentata
e riscontrata assenza di figure idonee tra i dipendenti del Comune. L'obiettivo
di tale emendamento era quello di evitare che il Sindaco e le amministrazioni
comunali, non subendo alcun tipo di controllo, possano con i loro atti concretizzare
clientele e favoritismi.
L'aula non
ha poi accolto il suggerimento di trasferire, a partire dal 1 gennaio
2014, la competenza in materia di riscossione del bollo auto dalle Regioni ai
Comuni di residenza degli automobilisti. Una proposta che avrebbe permesso ai
comuni in una situazione come quella attuale di diffusa "sofferenza
finanziaria", di avere maggiori risorse disponibili per migliorare la
qualità della vita dei cittadini.
Siamo però riusciti come gruppo ad ottenere un'altra grande vittoria: far votare al Partito democratico l'emendamento del collega Sergio Puglia che obbliga a scegliere gli scrutatori dei seggi elettorali mediante il sorteggio. Un altro piccolo passo di una grande rivoluzione che continua inarrestabile.
Di seguito il testo dei miei tre emendamenti al DDL n.1149 sugli Enti locali e il mio comunicato stampa ripreso da "Il Capoluogo".
1.103
BLUNDO, MANGILI, MARTELLI, PUGLIA
RESPINTO
Dopo il comma 12, inserire il seguente:
«12-bis.
Al comma 23, articolo 53, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, dopo
le parole: ''approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267'',
inserire le seguenti: ''che riscontrino e dimostrino la mancanza non
rimediabile di figure professionali idonee nell'ambito dei
dipendenti''».
1.112
BLUNDO, MANGILI, LEZZI, MARTELLI, PUGLIA
RESPINTO
Dopo il comma 15, inserire il seguente:
«15-bis.
I fondi destinati alla prosecuzione degli interventi per la
ricostruzione privata, nonché quelli assegnati a titolo di indennizzi
per i danni subiti nei territori della regione Abruzzo, colpiti dagli
eventi sismici del 6 aprile 2009, di cui all'articolo 3, comma 1,
lettere a), f), g), h) ed i) del decreto-legge 28 aprile
2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009,
n. 77, e successive modificazioni, non sono soggetti ad esecuzione
forzata. Gli atti di sequestro e di pignoramento afferenti ai predetti
fondi sono nulli».
2.86
RESPINTO
Dopo il comma 20, aggiungere il seguente:
«20-bis. All'articolo 17 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, il comma 10 è sostituito dal seguente:
''10.
A decorrere dal gennaio 2014 la riscossione, l'accertamento, il
recupero, i rimborsi, l'applicazione delle sanzioni ed il contenzioso
amministrativo relativo alle tasse automobilistiche non erariali sono
demandati ai Comuni e sono svolti con le modalità stabilite con decreto
del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano, da emanare entro centoventi giorni
dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto-legge, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Con il medesimo decreto di cui al periodo precedente è approvato lo
schema tipo di convenzione con la quale i Comuni possono affidare a
terzi, mediante procedure ad evidenza pubblica, l'attività di controllo e
riscossione delle tasse automobilistiche. La riscossione coattiva è
svolta a nonna del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio
1988, n. 43.''».