giovedì 6 novembre 2014

LE MANI DEL GOVERNO RENZI E DELLA CASTA PIENE DI PETROLIO. LA PROTESTA M5S IN SENATO





Dopo aver partecipato tre settimane fa al vertice Onu sul Clima, sostenendo ipocritamente l'implementazione delle energie rinnovabili assieme al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il Signor Renzi, con l'approvazione definitiva ieri in Senato del famigerato decreto "Sblocca Italia", grazie alla 25° fiducia imposta dal suo Governo, ha creato le basi per la trasformazione dell'intera penisola italiana in un grande groviera a favore delle lobbies del petrolio. 

Tutto ciò avviene dopo che l'Onu ha presentato i risultati di uno studio condotto da scienziati di oltre 190 paesi in cui si stabilisce che la combustione di carboni fossili e la deforestazione siano le principali cause dell'aumento dei gas serra e del riscaldamento globale.  Un documento importante, approvato da molti governi, che allarma riguardo all'impatto irreversibile che questi aspetti hanno sulla vita dell'uomo e dell'ambiente e esorta ad abbandonare la dipendenza dal petrolio, dal gas e dal carbone, il cui utilizzo per l'approvvigionamento energetico è causa di emissioni altamente pericolose ed inquinanti per l'atmosfera. 

A tali indicazioni scientifiche si sommano le incertezze derivanti dall'esito dei lavori della Commissione Ichese, incaricata dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile di appurare la possibile correlazione tra le attività di esplorazione per la ricerca di idrocarburi e l'incremento dell'attività sismica, in occasione delle forti scosse registrate nel 2012 in Emilia Romagna, regione che ha sospeso qualunque istanza di ulteriore trivellazione e ricerca, in applicazione del principio di precauzione vigente nella legislazione europea e criminosamente ignorato dal Governo Renzi.

Il Signor Renzi, però, ha fin dall’inizio ignorato gli appelli di cittadini e comitati impegnati contro le Fossili. Prima  di giungere alla 25° vergognosa sfiducia in poco più di 9 mesi di governo, durante l'esame del decreto presso le Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato è stato addirittura respinto un Ordine del Giorno del MoVimento 5 Stelle che impegnava il Governo a " prevedere obbligatoriamente una consultazione pubblica, vincolante sulla realizzazione di ogni opera connessa allo sfruttamento di idrocarburi con trivelle e infrastrutture".

Il "democratico" Signor Renzi non ha alcun rispetto per la voce e le opinioni dei cittadini. Con questo Sblocca Italia lo ha ulteriormente dimostrato sostituendo le vecchie fasi di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi con una concessione unica che riveste il carattere di interesse strategico e che avrà la durata di 30 anni, 10 in più rispetto alla normativa precedente, con proroghe che potrebbero arrivare fino a 50 anni.

Ma non è tutto, purtroppo! Con questo “Sblocca Italia” viene accentrato il potere autorizzativo per gli iter dei progetti dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente e  le Regioni dovranno inviare al Ministero tutte le istruttorie dei titoli vigenti e dei procedimenti in corso.  E’ un duro colpo di mano contro le amministrazioni comunali e regionali per favorire le attività delle compagnie petrolifere e compromettere lo sviluppo delle economie locali del settore agricolo e turistico, fortemente legate alla valorizzazione e alla tutela della bellezza del territorio e del paesaggio.Il Movimento 5 Stelle è stato e sarà sempre al fianco di Associazioni e Comitati Territoriali e farà quanto possibile e di propria competenza, agendo ad ogni livello istituzionale per contrastare questo decreto atto a distruggere il nostro territorio senza possibilità di recupero.


Al seguente link è possibile accedere all’elenco dei titoli minerari vigenti e localizzarli a livello regionale e locale. 








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