martedì 25 giugno 2013

IL MIO EMENDAMENTO ALL'ARTICOLO 35 DELLA LEGGE EUROPEA 2013 (DDL588)


Ho trovato all'interno della Legge Europea 2013 l'articolo 35 riguardante " l'Attuazione della decisione di esecuzione della Commissione Europea 17 ottobre 2012 con riferimento alle calamità naturali che hanno colpito Marche e Umbria nel 1997, Molise e Puglia nel 2002, e Abruzzo nel 2009
Ho ritenuto necessario presentare un emendamento che mira ad evitare ingiustizie verso coloro i quali ottemperano con onestà ai pagamenti tributari e contributivi, sopprimendo la lettera b) del comma 5 del medesimo aticolo. 
Di seguito il testo dell'articolo e il relativo emendamento. ( Per visualizzare il testo dell'articolo Tasto Destro del Mouse - Visualizza Immagine)


                     




 




EMENDAMENTI AS.588

Art.35

Al comma 5, sopprimere la lettera b).

BLUNDO, ORELLANA

Nota:  l’articolo in esame intende dare attuazione alla decisione di esecuzione della Commissione europea del 17 ottobre 2012 con riferimento alle calamità naturali che hanno colpito le regioni Marche ed Umbria nel 1997, Molise e Puglia nel 2002 e Abruzzo nel 2009; in particolare la Commissione europea intende verificare se le agevolazioni fiscali e previdenziali previste negli anni a favore delle imprese presenti sui citati territori rispettino la normativa dell’Unione in materia di aiuti di Stato. Nello specifico lo Stato italiano non ha notificato queste misure alla Commissione ed è quindi venuto meno agli obblighi previsti dall’articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).
Nelle more dell’indagine e al fine di evitare che l’Italia continui a sostenere una spesa che dovrebbe poi recuperare la Commissione ha comunicato l’ingiunzione di sospendere tutti gli aiuti di Stato finché la Commissione stessa non abbia preso una decisione in merito alla compatibilità dell’aiuto con il mercato interno.

Il comma 5 individua i casi in cui sarà sospesa la riduzione del carico tributario e contributivo. In particolare, la lettera b), che si intende sopprimere, disciplina i casi di sospensione della riduzione del carico fiscale nei confronti delle imprese che avendo già pagato abbiano fatto domanda di rimborso.
Occorre mettere in risalto che i contribuenti che hanno richiesto il recupero degli importi versati o hanno fruito delle agevolazioni lo hanno fatto in ragione di vigenti norme di legge e di sentenze della Suprema Corte; ora il non accoglimento delle domande di rimborso presentate, ai sensi dell’articolo in esame, comma 5, lettera b), o il mancato futuro riconoscimento delle agevolazioni, potrebbero determinare contenziosi con l’erario con tutte le conseguenze correlate in termini di maggiori oneri per spese e danni

giovedì 20 giugno 2013

E' PRIORITARIO CHE LA DORSALE ADRIATICA RIENTRI NEL PROGETTO TEN-T MA OCCORRE INTERVENIRE SULLE CRITICITA' DEI COLLEGAMENTI REGIONALI ED INTERREGIONALI








QUESTA MATTINA SONO INTERVENUTA IN AULA AL SENATO DURANTE LA DISCUSSIONE  GENERALE RIGUARDANTE LE MOZIONI SUL CORRIDOIO BALTICO - ADRIATICO. QUESTO IL TESTO INTEGRALE DEL MIO INTERVENTO, RIPRESO SUCCESSIVAMENTE, IN ALCUNI PUNTI, ANCHE DA COLLEGHI DI ALTRE FORZE POLITICHE.



Presidente, Colleghi,


vorrei far notare che, in previsione di una rapida approvazione da parte dell'Unione Europea della macroregione Adriatico-Ionica, nella seduta del 18 gennaio 2012 la Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato ha posto l'accento sulla necessità di un'ulteriore istruttoria a livello europeo affinché nell'ambito dell'attività di definizione dei tracciati, che si andranno a realizzare entro il 2020, sia compresa la direttrice Ancona - Pescara - Bari - Taranto - Lecce quale prosecuzione del corridoio Baltico-Adriatico. Una richiesta che ha acquisito ulteriore forza politica grazie all'approvazione all'unanimità,  da parte di quest'aula l'11 gennaio 2012, di una mozione che ha invitato l'Unione europea ad approvare in tempi rapidi  la macroregione Adriatico-Ionica.



La nostra motivazione è però del tutto antitetica a quella ispiratrice della mozione in oggetto, infatti il prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico non deve essere inteso come atto che trasformi l'Italia in una piattaforma di interscambio, per i traffici commerciali tra Oriente ed Occidente, in quanto sarebbe distruttivo del tessuto territoriale per l’enorme impatto delle strutture necessarie alle piattaforme logistiche. E’ prioritario  invece che la dorsale adriatica rientri nel progetto TransEuropeanNetwork-Train (TEN-T)  in quanto l’Italia necessita di un collegamento efficiente sia in termini interni, che in termini di interconnessione con le reti europee inserendosi nel quadro di un più ampio collegamento tra il Mare del Nord e il Mare Adriatico.



Facciamo però notare a quest'aula che la Dorsale Adriatica presenta attualmente notevoli criticità che si intrecciano e vanno oltre la programmazione Finanziaria Europea 2014-2020, criticità che richiedono una disamina complessiva, anche dei collegamenti ferroviari regionali ed interregionali, nella ferma convinzione che non possano esistere città ed utenti di seria A e di serie B. Su questo versante il ritardo è notevolissimo rispetto all’offerta prevista lungo la Direttrice Centrale (DC) Napoli-Roma-Bologna-Milano.

Il prolungamento del corridoio baltico va visto quindi NON nell’ottica di creare una nuova linea AltaVelocità/AltaCapacità o convertire, a costi esorbitanti, la linea attuale in una AltaVelocità/AltaCapacità, ma piuttosto nell’equiparare l’offerta ferroviaria a quella della linea tirrenica, sia in termini di costi per l’utenza, che di rapidità nei collegamenti.

E’ questa l’iniquità che occorre mettere a fuoco per migliorare l’offerta dei servizi di trasporto regionali ed interregionali. Inoltre, lungo la Direttrice Adriatica sono assenti i treni Regionali Veloci, obbligando i cittadini ad acquistare solo il servizio più costoso. Se poi aggiungiamo il fatto che spesso i treni Intercity che percorrono la Direttrice Adriatica viaggiano a velocità più bassa di quella dei Regionali Veloci, i danni subiti dai cittadini sono evidentissimi. A soffrire di questa situazione sono soprattutto regioni come le Marche, il Molise e  in particolar modo la regione Abruzzo, penalizzata a tal punto che le città rasentano l'isolamento.


A titolo puramente esemplificativo Pescara, pur rappresentando un riferimento commerciale per l'intera regione Abruzzo, è trascurata da RFI, riguardo i collegamenti da e per la città in totale violazione del contratto di servizio firmato con la Regione. E' drasticamente diminuita anche l'offerta di treni regionali e interregionali. I treni notturni verso il nord sono stati ridotti o non fermano più a Pescara e  la stazione pescarese nel suo complesso registra una situazione di persistente degrado ed abbandono. Tra l’altro queste problematiche ed altre riguardanti l’interconnessione adriatico-tirreno sono in attesa di risposta da parte del Ministro dei Trasporti al quale è stato sottoposto un Atto di Sindacato Ispettivo.



Anche per questo, parlando di collegamenti ferroviari, bisogna quindi pensare alla costruzione di infrastrutture veramente strategiche per le connessioni del nostro paese con l'Europa ed è quindi necessario ragionare ed elaborare una strategia complessiva di rilancio del sistema di trasporto e relazione con le maggiori città italiane, anche in un ottica regionale ed interregionale, che tenga conto delle reali necessità dei territori, senza trascurare le nostre località di pregio ambientale, storico ed artistico anche ai fini di un sano turismo culturale, autentica risorsa e vero petrolio del Paese.

domenica 9 giugno 2013

DDL n. 576: SI E' PERSA UN'ALTRA OCCASIONE.







Il Senato, giovedì 4 Giugno, ha avviato la discussione del Disegno di Legge n. 576 sulle Emergenze Ambientali, un provvedimento che sembrerebbe indirizzare le risorse a disposizione sulle vere urgenze del Paese e soprattutto su quei settori che potrebbero fare da traino alla ripresa economica.
 

Si tratta però di un Disegno di Legge dalle notevoli criticità.
 

Non si comprende, infatti, come alla ricostruzione del patrimonio culturale dell’Aquila si sia preferito il nuovo centro fieristico di Milano Expo' 2015, praticamente un doppione di quello già esistente a Rho, in grado di ospitare circa 12 milioni di persone e ben servito nei collegamenti quando si è ben coscienti del fatto che la nuova metropolitana che verrà realizzata sarà completata solo nel 2017. Proprio sulla  ricostruzione architettonica, storica e culturale di L'Aquila ho presentato alcuni emendamenti finalizzati alla creazione di una filiera del riciclo e riuso delle macerie e alla previsione di nuove risorse finanziarie ma non si comprende come non abbiano trovato l’appoggio della Commissione Bilancio. Si è persa  l'occasione di indirizzare le risorse sulle vere urgenze del paese e sui settori che potrebbero fare da traino alla ripresa economica. Martedì comunque illustrerò e farò ugualmente votare in aula questi emendamenti a favore dell'Aquila e dei comuni del cratere.
Altresì non si può condividere il fatto che il settore turistico ancora una volta venga squalificato e privato della sua endogena caratterizzazione produttiva. Il Governo con un suo emendamento ha di fatto deciso l’accorpamento delle deleghe riguardanti il turismo al Ministero dei Beni e Attività Culturali e il loro contemporaneo distacco dal dicastero delle Attività Produttive.
 

Tutto ciò testimonia chiaramente che il Governo PD-PDL, in totale continuità con quelli precedenti, considera il turismo come un settore non prioritario per la crescita economica del nostro paese.

venerdì 7 giugno 2013

MERCOLEDI' IN SENATO HO INCONTRATO L'AMBASCIATORE DEL NIGER IN ITALIA.





Mercoledì in Senato ho incontrato assieme al Capogruppo Vito Crimi e ai colleghi del M5S della Commissione Affari Esteri, Luis Alberto Orellana, Adele Gambaro e Maria Mussini, l'ambasciatore del Niger in Italia Amadou Tourè. E' stato un incontro molto cordiale, durante il quale l'Ambasciatore, auspicando una maggiore attenzione del nostro paese ai bisogni e esigenze della popolazione nigerina e africana, ha proposto l'istituzione di una Associazione di Amicizia tra i parlamenti di Italia e Niger al fine di rafforzare la cooperazione politica, economica e culturale tra i due paesi.   


In Niger, situato nell'Africa sub -sahariana,  opera da due anni un governo democraticamente eletto, che ha annoverato tra i suoi principali obiettivi un vasto piano di alfabetizzazione del paese e un programma di "autosufficienza alimentare". Due traguardi ambiziosi che per essere raggiunti richiedono un forte impegno anche del nostro paese.



Ho deciso, pertanto, convintamente di promuovere ed organizzare personalmente questo incontro perché, in un mondo dominato dalla globalizzazione occorre necessariamente consentire alle istituzioni rappresentative di collaborare assiduamente e fattivamente tra di loro, al fine di raccogliere, affrontare ed incidere concretamente sulle sfide sempre più dure che la società contemporanea ci impone.

martedì 4 giugno 2013

E' NECESSARIO UN INTERVENTO PER MIGLIORARE LA POSTAZIONE DI ATTESA DEGLI AUTOBUS DAVANTI AL MOTEL AMITERNUM








Usufruendo giornalmente del servizio autobus offerto dalla Società ARPA, ho potuto constatare, durante le ore di punta, che presso la postazione di attesa degli autobus di linea ed interregionali sita davanti al Motel Amiternum, essendovi numerose persone in attesa, sussiste quotidianamente il pericolo di incidenti. Lo spazio infatti adibito alla sosta è veramente esiguo, tale da non poter ospitare il numero di studenti, lavoratori e cittadini che quotidianamente prendono l’autobus. Per tale motivo ho sollecitato un intervento da parte del Sindaco della città di L’Aquila  Massimo Cialente al fine di cercare una soluzione che possa soddisfare le esigenze della popolazione e permettere di ospitare, in piena sicurezza, l'altissimo numero di studenti, lavoratori e cittadini che giornalmente prendono l’autobus. Con tale richiesta ho anche palesato la mia totale disponibilità a partecipare a qualunque iniziativa il Sindaco e l’Assessore alla mobilità vogliano organizzare per rendere più sicura la postazione di attesa degli autobus.