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mercoledì 19 marzo 2014

IL MINISTRO DELLA SALUTE LORENZIN ASSICURI UNA MAGGIORE SCRUPOLOSITA' NEL PERCORSO DI DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLA SINDROME ADHD.

Quanti sono a livello nazionale i bambini sottoposti a diagnosi e trattamento farmacologico per sindrome da deficit di attenzione ed iperattivita', definita Adhd? Qual e' il numero esatto di bambini visitati negli ambulatori di Teramo e Pescara, presso i quali risultano essere effettuate numerose visite che introducono al trattamento anfetaminico della sindrome?". Sono queste alcune delle domande che ho indirizzato lo scorso 13 marzo al Ministro della Salute nell'interrogazione numero 4-01854.

Uno studio condotto dal National Institute of Mental Health ha appurato che nel 51% dei casi i bambini trattati con farmaci anfetaminici, come il Ritalin, sviluppano comportamenti ossessivo-compulsivi, subendo gravi danni cerebrali, impoverimento della creativita' e perdita dell'emotivita'.
Tale approccio farmacologico puo' non essere corrispondente alle reali cause di alcuni comportamenti dei bambini, che sono da ascrivere piu' ad una possibile noia che scaturisce dalle attivita' scolastiche, dalla difficolta' di misurarsi con le richieste che vengono poste loro, o da difficolta' di tipo emotivo, spesso derivanti da crisi familiari mal gestite o dall'allontanamento, previsto o gia' in atto, del minore dal nucleo familiare.

Ed è proprio partendo da questi studi e dai pericoli che ho appena illustrato  che ho chiesto al Ministro della Salute quali provvedimenti intenda adottare, nei limiti delle proprie competenze, per assicurare una maggiore scrupolosita' nel percorso di diagnosi e trattamento della sindrome Adhd, evitando che quest'ultima sia frettolosamente diagnosticata, quando invece un' anamnesi piu' accurata ed obiettiva potrebbe non necessariamente condurre ad un disturbo di natura psichiatrica.

giovedì 13 marzo 2014

COSA INTENDE FARE IL PREMIER RENZI PER GARANTIRE LA COPERTURA DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA NEL BIENNO 2013-14?



Quali iniziative intende adottare il Governo per assicurare, su tutto il territorio nazionale, ai lavoratori e alle famiglie l'effettiva copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013? A quanto ammontano il totale delle risorse stanziate in ciascuna Regione dall'Esecutivo per l'esercizio 2014? Sono queste alcune delle domande che ho indirizzato al "nuovo" premier Matteo Renzi in una interpellanza urgente, a mia prima firma, la numero 2 - 00124 sottoscritta anche dai colleghi Paola Pelino e Antonio Razzi di Forza Italia e Federica Chiavaroli del Nuovo Centro Destra. In Abruzzo e in molte altre regioni le autorizzazioni risultano bloccate perché le risorse a disposizione sono del tutto insufficienti. Occorre un intervento urgente del Governo

I lavoratori abruzzesi hanno ricevuto solo il pagamento della Cassa Integrazione in deroga fino al mese di Agosto 2013 e della mobilità in deroga per un periodo minimo che va da 5 a 8 mensilità, per un totale di 68 milioni di euro. Rimangono scoperte richieste per circa 40 milioni di euro. Non si può più ignorare il disagio socio-economico dei cittadini, sempre più costretti ad affrontare il problema occupazionale e la crescente dualità che caratterizza il mercato del lavoro. 

Oltre a garantire nel breve periodo forme di sostegno al reddito è anche sempre più impellente l'esigenza di rendere il welfare più stabile e presente, superando la logica emergenziale che da anni sottende all'approccio a  tali problematiche.

MA E' UNA VERA PROROGA QUELLA DEI TRIBUNALI ABRUZZESI? HO PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA.

Come già evidenziato nel post del 29 gennaio scorso l'emendamento Pezzopane-Chiavaroli sulla proroga dei tribunali abruzzesi dal 2015 al 2018, successivamente approvato, fu preparato e votato in aula dopo l'accantonamento del mio emendamento nonostante quest'ultimo avesse superato il blocco della commissione bilancio. 
 
Ma non si può sbandierare come grande vittoria l'approvazione di un emendamento che proroga fino al 2018 l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria per le circoscrizioni e le sedi distaccate abruzzesi, ma lascia del tutto invariata la possibilità per i magistrati titolari di incarichi dirigenziali presso le circoscrizioni di L’Aquila e Chieti di chiedere dal settembre 2015 l’assegnazione ai posti vacanti che saranno disponibili e pubblicati".

Ecco, quindi, l’ennesimo imbroglio di questa vecchia/nuova maggioranza: si tengono aperti i tribunali, ma dal 2015 al 2018 gli stessi palazzi di Giustizia sono destinati a diventare delle sedi fantasma, prive dei propri presidenti. Per questo motivo ho appena indirizzato al Ministro della Giustizia una interrogazione a risposta orale in Commissione, la numero 3-00809, che troverete a questo link.

Un giorno i partiti dovranno dare conto delle loro bugie e quando pagheranno il conto dei danni che hanno combinato per loro quella giornata sarà amarissima"

lunedì 10 febbraio 2014

TUTTI DENTRO: UN'INIZIATIVA SENZA PRECEDENTI DEI PARLAMENTARI ABRUZZESI DEL M5S




Assistere all'indecente atto della ghigliottina, quando l'inadeguata Presidente Boldrini ha messo il bavaglio all'opposizione come mai precedentemente nella storia della nostra Repubblica; oppure guardare dal vivo le facce dei parlamentari che votavano contro l'abolizione degli F35 o magari assistere a una delle innumerevoli volte in cui la maggioranza affossa sistematicamente tutte le nostre proposte per destinare i fondi alle pmi, o alla scuola pubblica, o per abolire i regali alle lobbies che manovrano i partiti, o per fermare Ombrina mare....
Da oggi, grazie al M5S, tutto questo sarà possibile!


Tutti dentro...in Parlamento vi permetterà di venire a Roma ad assistere a una seduta della Camera o del Senato. L'iniziativa dei parlamentari abruzzesi vuole avvicinare quella che dovrebbe essere la massima istituzione democratica italiana ai normali cittadini, che altrimenti non avrebbero la possibilità di assistere dal vivo a una seduta d'aula:  aprire il Parlamento come una scatoletta vuol dire anche questo!


Gli abruzzesi avranno così la possibilità di vedere con i propri occhi ciò che accade realmente all'interno di quelle aule, e rendersi conto di quanto ciò che i partiti fanno trapelare all'esterno, grazie alla complicità di un'informazione complice, sia in realtà molto spesso l'esatto opposto di quello che accade all'interno.


Saranno sufficienti pochi click per prenotarsi e ritrovarsi catapultati a Roma! Nei siti dei parlamentari, in quello del M5S Abruzzo e prossimamente in quello dei gruppi abruzzesi ci sarà un banner, cliccando sul quale si aprirà un modulo da compilare per scegliere le date, se visitare la Camera o il Senato e il numero di persone (al momento al massimo 4 al giorno). I parlamentari penseranno poi ad accreditare le persone e, se i lavori d'aula lo permetteranno, accompagneranno i propri corregionali in una visita all'interno del palazzo. 


I parlamentari abruzzesi del M5S


Per le richieste: segreteria.enzablundo@gmail.com

giovedì 30 gennaio 2014

PORTA BARETE: LE MIE DOMANDE AL SINDACO CIALENTE E ALLA SOPRINTENDENTE VITTORINI

Per quale motivo sono continuati i lavori del muro di contenimento in Via Roma nonostante siano stati proposti differenti progetti sul recupero e la valorizzazione di Porta Barete? Perchè non si valorizzano i resti della Porta e le porzioni extramurarie collocate in Via Vicentini? Perchè la Soprintendenza non procede ad un' accurata indagine all'altezza del civico 207 di Via Roma che abbia come punto di inizio la distanza di 15 metri dal ponte, al fine di verificare il più rapidamente possibile l'effettiva esistenza delle idonee condizioni all'apposizione del vincolo archeologico?

Sono queste alcune delle domande contenute nelle lettere che ho inviato questa mattina al Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, all'Assessore ai Lavori Pubblici Alfredo Moroni e alla Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici Architetto Maria Alessandra Vittorini. 

L'Aquila rischia seriamente di perdere un bene culturale come Porta Barete, di valore inestimabile, che invece andrebbe fortemente valorizzato. In passato la Città ha subito molti cambiamenti urbanistici, alcuni funzionali alla sua modernizzazione altri frettolosamente giustificati come "necessari " per il miglioramento della viabilità, ma la vicenda di Porta Barete merita un serio approfondimento. 





mercoledì 29 gennaio 2014

LA VERITA' SULLA PROROGA DEI TRIBUNALI ABRUZZESI



APPENA ELETTA IN SENATO, MI SONO SUBITO IMPEGNATA PER LA PROROGA DELL'ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA PER I TRIBUNALI ABRUZZESI, PRESENTANDO A LUGLIO UN ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO, IL N. 3-00230 E UN DISEGNO DI LEGGE , IL N. 938


AD OTTOBRE HO PARTECIPATO, CON GLI ALTRI COLLEGHI PARLAMENTARI ABRUZZESI, AD UN INCONTRO CON IL MINISTRO CANCELLIERI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. IL MINISTRO AVEVA MANIFESTATO DISPONIBILITA' SIA PER LA PROROGA CHE PER  UNA REVISIONE, SULLA BASE DELL'ASPETTO OROGRAFICO, DELL'IMPIANTO COMPLESSIVO DELLA RIFORMA DELLE GEOGRAFIA GIUDIZIARIA (TROVERETE MAGGIORI INFORMAZIONI A QUESTO LINK).


EMENDAMENTO BLUNDO 2.11 (TESTO 2) 
EMENDAMENTO PEZZOPANE 3.0.1 (TESTO 2)
EMENDAMENTO PEZZOPANE 3.0.1 (TESTO 3)

FINO ALLE VOTAZIONI DI OGGI PER LA PROROGA DEI TRIBUNALI ABRUZZESI.
L'APPROVAZIONE DELL'EMENDAMENTO 3.0.1 ( Testo 3) FIRMATO PEZZOPANE -CHIAVAROLI E' STATO L'ENNESIMO ESEMPIO DI UNA MAGGIORANZA ARROGANTE CHE HA COME SUO UNICO OBIETTIVO QUELLO DI APPARIRE.

DI SEGUITO TROVERETE IL RESOCONTO STENOGRAFICO DI ENTRAMBE LE SEDUTE D'AULA DI OGGI IN SENATO. LA PRIMA PARTE RIGUARDA LA SEDUTA CHE SI E' SVOLTA QUESTA MATTINA QUANDO PER UN ERRORE DI TRASMISSIONE DEL FASCICOLO DEFINITIVO DEGLI EMENDAMENTI DA PARTE DELLA COMMISSIONE BILANCIO NON RISULTAVA IL TESTO 2 DEL MIO EMENDAMENTO, IL 2.11, CHE AVEVO PRESENTATO PER OVVIARE ALLE PROBLEMATICHE DI COPERTURA RIGUARDANTI IL PRIMO TESTO.
TROVERETE SUCCESSIVAMENTE IL RESOCONTO DELLA SEDUTA POMERIDIANA DOVE SI E' COMPIUTO L'ENNESIMO FURTO AI DANNI  DEL M5S. 


 
Resoconto Seduta Mattina:

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 2.11, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
BLUNDO (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BLUNDO (M5S). Signor Presidente, chiedo scusa, ma l'emendamento votato in precedenza lo avevo trasformato in un ordine del giorno.
PRESIDENTE. Se la prossima volta ce lo comunica...
BLUNDO (M5S). Non mi ha guardato.
Un'altra cosa: dell'emendamento 2.11 ho presentato il testo 2 rivedendo la copertura; non capisco perché non risulta.
PRESIDENTE. A chi l'ha presentato?
BLUNDO (M5S). Dal nostro ufficio legislativo è stato presentato il testo 2 dell'emendamento 2.11 e l'ordine del giorno riguardo quello che lei ha votato senza vedere che mi ero alzata.
PRESIDENTE. L'emendamento 2.11 non risulta agli uffici; comunque, è improcedibile. Se vuole lo votiamo.
BLUNDO (M5S). Presidente, vorrei votare il testo 2 che ho presentato e che risulta sul sito del Senato. Se vuole venire a vederlo, vuole prendere atto. (Commenti dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Se vuole portarcelo lei forse sarebbe meglio.
BLUNDO (M5S). Glielo porto? (Applausi dal Gruppo M5S).
PRESIDENTE. Le mandiamo qualcuno a prenderlo, non c'è bisogno che si scomodi.
Senatrice Blundo, accantoniamo l'emendamento 2.11.
BLUNDO (M5S). Sicuramente è meglio.
PRESIDENTE. Ci può dire qual è la modifica proposta nel testo 2 dell'emendamento 2.11?
BLUNDO (M5S). Ho cambiato la copertura proprio perché era stato espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
PRESIDENTE. Allora, deve rivalutarlo la Commissione, se lei ha cambiato la copertura.
BLUNDO (M5S). Infatti, ieri in Commissione...
PRESIDENTE. Quindi, lo accantoniamo e chiediamo alla Commissione bilancio di darci il parere.
BLUNDO (M5S). Se mi fa parlare, ieri in Commissione... (Commenti dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Per favore, lasciate parlare.
BLUNDO (M5S). ...era stato chiesto, ed il presidente Azzollini mi ha detto che probabilmente non era passato da loro perché andava bene così. Oggi vedo che in Aula non è presente, quindi chiedo di accantonarlo.
PRESIDENTE. Queste sono procedure molto informali. I colloqui con il presidente Azzollini saranno validi, però per noi, finché non c'è un parere, non c'è un testo diverso: mi dispiace. Comunque intanto lo accantoniamo.
BLUNDO (M5S). Risulta sul sito del Senato; quindi, lo accantoniamo.
L'ordine del giorno, che spero vi sia pervenuto, concerne la questione del centro storico dei militari: avevo tolto le parole «centro storico» dall'emendamento e l'ho trasformato in un ordine del giorno.
PRESIDENTE. Gli uffici mi dicono che il testo si trova sul sito del Senato, ma come presentato in Commissione, e non per l'Aula. Occorre ripresentarlo per l'esame da parte dell'Aula.
Chiedo comunque al presidente Azzollini di esprimere il parere sull'emendamento 2.11, come riformulato dalla presentatrice, senatrice Blundo.
AZZOLLINI (NCD). Signor Presidente, non posso esprimere subito il parere sull'emendamento in questione, perché c'è la previsione di un onere e ho bisogno di visionarlo. Chiedo pertanto che l'emendamento 2.11 (testo 2) sia accantonato.
Signor Presidente, colgo però l'occasione per chiederle una gentilezza. Lo avrei fatto in ordine a qualsiasi altro emendamento. Io prego la Presidenza dell'Aula di interrompere, ad un certo punto, come facciamo anche in Commissione, la riformulazione dei testi. Anche questa mattina, infatti, siamo costretti a valutare testi e oneri approntati con una certa celerità, ciò che non consente una istruttoria da parte della Commissione.
Io le chiedo con cortesia, signor Presidente, per consentire a me e alla Commissione un buon lavoro, naturalmente a partire dal prossimo provvedimento, di avere la certezza, ad un certo punto, di poterle fornire tutti i pareri con un minimo di istruttoria. In questo caso, su sua richiesta, naturalmente io procederò rapidamente.
PRESIDENTE. Dispongo pertanto l'accantonamento dell'emendamento 2.11 (testo 2).


NEL FRATTEMPO VENIVA PREPARATO IL TESTO 3 DELL'EMENDAMENTO PEZZOPANE - CHIAVAROLI.

Resoconto Seduta Pomeriggio:


PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli altri emendamenti precedentemente accantonati.
Invito il relatore e la rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento 2.11 (testo 2).
PAGLIARI, relatore. Esprimo parere contrario.
DE CAMILLIS, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Anche il Governo esprime parere contrario.
BLUNDO (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BLUNDO (M5S). Signor Presidente, vorrei precisare che la copertura di impegno di 10 milioni non serve, per cui il suo importo viene abbassato a 2 milioni di euro.
CHIAVAROLI (NCD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CHIAVAROLI (NCD). Signor Presidente, l'emendamento 2.11 (testo 2) è analogo all'emendamento 3.0.1 che avevamo parimenti accantonato.
Quindi, chiedo al relatore di esprimere il suo parere su entrambi e semmai di votarli insieme.
PRESIDENTE. Mi scusi, senatrice Chiavaroli, ma non rilevo una sovrapposizione tra i due emendamenti.
CHIAVAROLI (NCD). È diversa solo la formulazione testuale, ma si tratta della stessa proroga e dello stesso tempo. Si proroga a tre anni l'accorpamento dei tribunali abruzzesi. È scritta solo in maniera diversa la proroga.
PRESIDENTE. Senatrice, ma anche le cifre mi sembrano diverse.
Chiedo al relatore di esprimersi a tal riguardo.
PAGLIARI, relatore. L'emendamento 3.0.1 ha un contenuto diverso e più ampio e su di esso il mio parere è favorevole.
La senatrice Blundo può benissimo apporre la sua firma e condividere l'emendamento 3.0.1, che è quello approvabile per la sua completezza.
AZZOLLINI (NCD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
AZZOLLINI (NCD). Signor Presidente, riporto all'Aula, e per questo mi permetto di intervenire, la decisione presa dalla 5a Commissione al riguardo.
I tre emendamenti in questione sono stati da me valutati insieme. Tutti e tre hanno lo stesso contenuto. Per quel che attiene la copertura, vanno bene tutti e tre. Nel caso dell'emendamento della senatrice Blundo, si verificava una sovra copertura.
In 5a Commissione abbiamo detto che, ove mai la senatrice Blundo chiedesse di adeguare la sua copertura a quella prevista negli altri due emendamenti, ben può farlo, in modo che gli emendamenti vengono presi complessivamente in esame dall'Assemblea e dalla Presidenza.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, poiché è stato espresso parere favorevole sull'emendamento 3.0.1, suggerisco alle senatrici Blundo e Pelino di apporre la propria firma all'emendamento 3.0.1 e di ritirare i propri.
PELINO (FI-PdL XVII). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PELINO (FI-PdL XVII). Signor Presidente, noi abbiamo presentato questi emendamenti come maggioranza ed opposizione. Il loro contenuto è lo stesso e, siccome riguardano i tribunali abruzzesi, a questo punto credo che lo stesso senatore Razzi voglia apporre la sua firma, avendo intrapreso insieme una battaglia per il nostro Abruzzo.
Quindi, ritiro il mio emendamento e sottoscrivo l'emendamento 3.0.1.
PRESIDENTE. Senatrice Blundo, le chiedo se è d'accordo a ritirare il suo emendamento e a sottoscrivere l'emendamento 3.0.1.
BLUNDO (M5S). Signor Presidente, innanzitutto devo dire che trovo alquanto assurdo aver definito un emendamento più completo di un altro, per il solo fatto che contiene delle parole in più di specifica riguardo quello che, al contrario, è in modo sostanziale identico.
Posso capire la vostro esigenza di garantirvi i voti per non perdere le poltrone, posso capire... (Commenti dal Gruppo PD). È la verità!
PRESIDENTE. Senatrice, ciascun senatore non deve rispondere dei propri voti. È previsto dalla Costituzione. Mi dispiace, ma questo non glielo concedo.
BLUNDO (M5S). Certo.
Come stavo dicendo, posso capire che ci possano essere queste esigenze, ma in realtà l'emendamento 2.11 (testo 2) dovrebbe essere votato per primo in quanto riferito all'articolo 2. Questa è una palese richiesta di annullare il fatto che l'emendamento è stato presentato dal Gruppo Movimento 5 Stelle e, soprattutto, dalla sottoscritto che già da luglio avanzava analoga richiesta con un disegno di legge. (Applausi dal Gruppo M5S).
Inoltre, l'emendamento che ho presentato nel testo corretto è stato letteralmente copiato nel testo 3 dell'emendamento 3.0.1.
A vostra coscienza, perché tanto risponderete di ciò che fate ai cittadini... (Commenti dal Gruppo PD), ...riconoscere con correttezza - cosa che non state facendo - le posizioni e le proposte dell'opposizione, così come è accaduto con ordini del giorno assorbiti e fatti vostri anche in Commissione. A vostra coscienza!
Qualora vi ostinaste a voler far passare l'emendamento presentato da altri colleghi per i motivi che ho già illustrato, chiaramente mi troverei costretta a sottoscriverli perché l'interesse prioritario è quello dei cittadini, in particolare, della giustizia che deve essere garantita, non costosa e per tutti. (Applausi dal Gruppo M5S). Grazie!
PRESIDENTE. Quindi ritira il suo emendamento, senatrice Blundo?
BLUNDO (M5S). Presidente, forse non ci siamo capiti.
PRESIDENTE. Mi dica si o no. Ritira - si o no - l'emendamento 2.11 (testo 2)?
BLUNDO (M5S). No! E chiedo che vanga messo ai voti. (Applausi dal Gruppo M5S).
PAGLIARI, relatore. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAGLIARI, relatore. Signor Presidente, voglio cogliere l'essenza del ragionamento e non le strumentalizzazioni che sono venute.
Credo che di fronte ad un tema trattato da tre emendamenti il relatore possa scegliere l'emendamento che meglio esplica la materia (Applausi del senatore Buemi. Proteste della senatrice Blundo) e considerare assorbiti gli altri.
Parliamoci chiaro. Può darsi che non essendo conosciuto si possa pensare... io non ho problemi nell'attribuire la paternità della norma alla senatrice Pezzopane, alla senatrice Pelino o alla senatrice Blundo. Ho però il problema di dare una norma che sia la migliore possibile... (Applausi dai Gruppi PD e SCpI) ...in un periodo in cui la tecnica legislativa è un'esigenza. Quindi, per questi motivi chiedo che venga votato l'emendamento 3.0.1 (testo 3) che assorbe gli altri due emendamenti. L'intento è costruttivo, non sono io che devo scegliere.
PRESIDENTE. Io devo procedere secondo Regolamento e quindi passo alla votazione dell'emendamento 2.11 (testo 2). (Commenti della senatrice Blundo).
Senatrice, ha parlato abbastanza.
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.11 (testo 2), presentato dalla senatrice Blundo e dal senatore Castaldi.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato non approva. (v. Allegato B).
Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1214
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.0.1 (testo 3).
Prima di votare chiedo al Governo se il parere è conforme a quello del relatore.
DE CAMILLIS, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il parere è conforme, signor Presidente.
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.0.1 (testo 3), presentato dalla senatrice Pezzopane e da altri senatori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato approva.